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TESTO Collirio degli occhi per evitare affanni di cuore

don Michele Cerutti

II domenica dopo Pentecoste (Anno B) (06/06/2021)

Vangelo: Lc 12,22-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 12,22-31

22Poi disse ai suoi discepoli: «Per questo io vi dico: non preoccupatevi per la vita, di quello che mangerete; né per il corpo, di quello che indosserete. 23La vita infatti vale più del cibo e il corpo più del vestito. 24Guardate i corvi: non séminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. Quanto più degli uccelli valete voi! 25Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 26Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto? 27Guardate come crescono i gigli: non faticano e non filano. Eppure io vi dico: neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 28Se dunque Dio veste così bene l’erba nel campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più farà per voi, gente di poca fede. 29E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia: 30di tutte queste cose vanno in cerca i pagani di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 31Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.

Quante volte in questi mesi siamo stati abitati dalla paura per un nemico invisibile venuto per scuotere tutte le certezze. Non sono mancati i profeti di sventura subito pronti ad affermare a una sola voce: E' PUNIZIONE DI DIO.
Come il diavolo sempre in agguato per accusarci davanti a Dio giorno e notte hanno elencato gli interminabili errori di cui siamo tutti rei di aver commesso.
Abbiamo atteso un vaccino un po' tutti con ansia perché questo ci liberasse da tutti i pericoli e ci conducesse via dal tunnel in cui ci siamo tutti trovati.
Ne usciremo più forti di prima! Andrà tutto bene! Alcuni degli slogan che ci siamo ripetuti in questo anno e mezzo.
I vaccini sono arrivati e il mondo occidentale inizia a intravvedere la luce in fondo al tunnel, ma il mondo non è cambiato.
Tutti a correre per affrontare i danni che la pandemia ha portato e come soluzione per correre più veloce ancora si arriva a degli assurdi togliere ogni tipo di freno.
Luana, una giovane donna viene risucchiata dalla macchina per fare materassi, taroccata probabilmente per fare più veloce.
A Stresa 14 persone muoiono sulla funivia del Mottarone perché il sistema frenante viene manomesso per fare più cose e recuperare più soldi.
La mente corre ai tanti freni tolti nella nostra vita per guadagnare il tempo perso nella logica dell'economia.
Il virus non è punizione di Dio poteva, invece, essere occasione di conversione offerta all'uomo per cambiare rotta, ma l'attesa dei vaccini, giusta e sacrosanta, non deve essere, tuttavia, alibi per rifare le stesse cose di prima.
Oggi Gesù ci invita a mettere il collirio quello non medico, ma quello che Lui riesce a fornire che ci aiuta a vedere con gli occhi di Dio le realtà create messe a disposizione perché nella nostra vita non abbia a mancare niente e anzi venga condiviso.
Occhi capaci di guardarsi intorno e di evitare l'arresto del cuore, causato dalla preoccupazione e dall'affanno.
Arresto del cuore che porta alla situazione di cui la cronaca di questi tempi ci indica.
Affanni preoccupazioni che dovrebbero lasciare il posto alla Provvidenza.
Questo termine è considerato dai più vetusto perché nel correre nella ricerca spasmodica all'accaparrarsi le risorse un tale affidamento non viene compreso.
Mi viene in mente una battuta di Indro Montanelli: “Siamo in un paese cattolico, che nella Provvidenza ci crede o almeno ne è affascinato. Il pericolo è che gli italiani sentendo parlare di provvidenza sono sempre pronti a metterci in fila speranzosi”. Sembra definire coloro che si affidano alla Provvidenza poveri illusi.
I Santi ancora una volta ci dicono che non occorre affannarsi se è volontà di Dio Egli stesso provvederà.
Don Guanella indebitato trovandosi davanti a S. Pio X, il quale non riusciva a capacitarsi di una eccessiva tranquillità davanti alla montagna di debiti, rispondeva di dormire tranquillo perché fino a mezzanotte ci penso io dopo mezzanotte ci pensa Dio.
Provvidenza non vuol dire essere inermi, ma vivere la realtà senza affanni e affidandosi al Provvidente che dona ogni cosa in abbondanza perché come dice Manzoni: “Egli non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per preparare la gioia dei suoi figli, se non per preparare loro una gioia più certa e più grande”.

 

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