PERFEZIONA LA RICERCA

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Nella casa del profumo

don Angelo Casati  

don Angelo Casati è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

Domenica delle Palme (28/03/2021)

Vangelo: Gv 11,55-12,11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 11,55-12,11

55Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?». 57Intanto i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunciasse, perché potessero arrestarlo.

1Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. 3Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. 4Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5«Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». 6Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 8I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».

9Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, 11perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

Ogni anno, quasi passaggio ineludibile, nella domenica delle Palme, la liturgia ambrosiana ci invita a entrare in una casa. Quella di Betania, casa di amicizie. Domenica scorsa l'abbiamo solo sfiorata perché il racconto fu per le strade del villaggio e presso le tombe del cimitero. Oggi entriamo. Non la so descrivere ai miei occhi. Anche se - ve lo confesso - vorrei conoscerne spazi, pareti, lampade, stuoie. Gesù conosceva tutto di quella casa, la cercava. Lì respirava, accolto da Marta, da Maria, da Lazzaro. Accolto per tutto quello che era, nella sua condizione di Messia, figlio di Dio, ma anche nella sua pienezza di umanità.

Anche lui dunque, come noi, in sete di amicizia. Potremmo forse osservare che Lazzaro, nella casa di Betania, se stiamo ai racconti, è un po' come sullo sfondo, in primo piano le donne. Quando Giovanni parla per la prima volta di Gesù in quella casa, Lazzaro nemmeno è nominato. Maria, accoccolata si piedi di Gesù, lo ascoltava Marta era presa daile faccende di casa. E, diciamocelo, qualcuno doveva pur provvedere al pranzo quel giorno. E poi non era un segreto per nessuno che a quel rabbi amico piaceva - e come! - frequentare banchetti. Ma Gesù quel giorno volle ricordare a Marta che c'è un tempo e ce n'è un altro. Certo un amico lo pensi, anche quando gli prepari un pranzo: ci sentiamo pensati ogni volta che, entrando in una casa, ci sentiamo avvolgere da un'ondata di profumo di cibi. Ma poi c'è la bellezza insopprimibile del parlarsi. E, senza questa, è come se una casa impallidisse. Dovremmo ricordarlo: parlarsi, sorprendersi a guardarsi negli occhi, ascoltarsi, per non impallidire, perché l'amore non impallidisca.

Ebbene oggi nel racconto la casa di Betania è meno intima: gente fuori a curiosare, invitati dentro a festeggiare, ce la immaginiamo. Era certamente giusto e bello festeggiare per Lazzaro, e le sorelle non potevano evidentemente non invitare l'amico che era all'origine dell'inimmaginabile, lui e i suoi discepoli. Ebbene quella casa doveva essere per Gesù proprio una casa del cuore, se lui quel giorno fece uno strappo. Venire a Betania era come venire allo scoperto, in giorni in cui si sentiva come braccato. Giovanni nel versetto che precede i nostri annota: "Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli".

Andare a Betania, era come dare ai suoi avversari punti di riferimento per una cattura. Ma lui, per come era fatto, non poteva mancare all'appuntamento con l'amicizia. E rileggendo il racconto mi veniva spontaneo pensare come fosse profondamente umano il sentire di Gesù, le sfumature degli affetti: quella era una casa di un'amicizia forte, ma anche con sintonie diverse. Starei per dire che la sintonia più profonda era per Maria, era lei a indovinargli il cuore. Certo lui era nei pensieri di Marta, di Lazzaro: Di loro è detto: "Marta serviva e Lazzaro era uno degli invitati". Ma chi arrivava a intuire che cosa passasse nel cuore di un amico che viveva nella consapevolezza che quelli erano per lui i giorni della caccia all'uomo, dell'accerchiamento, della cattura definitiva? A intuirlo era arrivata Maria.

A intuire che ora ad aver bisogno era proprio lui, il Rabbi che sempre era andato incontro al bisogno degli altri. L'aveva intuito e non da quel giorno. Quel profumo non era frutto del pensiero di un giorno: non era profumo che compri per poco e non certo dappertutto. Chissà da quanto pensare, pensare di cuore, veniva la scelta di un profumo. Penso sia lecito immaginare che per passare di giorni e di notti, di sole e di lune, lei fosse andata interrogandosi su che cosa potesse fare per lui, l'amico in vigilia di un evento che agli occhi di molti sarebbe stato interpretato come il più cocente dei fallimenti, per uno che aveva dato tutto per dare spazio sulla terra a un regno diverso. Comprò uno sproposito di profumo, sapendo che si sarebbe attirata sospetti e critiche da parte di molti. Non sapeva Maria che sarebbe passata nella storia come quella del profumo. Tant'è che a Giovanni, nel brano della scorsa domenica, sfuggì di scrivere, quando ancora non era accaduto: "Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli".

E se, pensando a te, agli altri venisse di pensare al profumo? Ed ecco che nella sala in cui lei, donna, ha unto e profumato Gesù, asciugandolo con i suoi capelli, odi una voce alzarsi a sua difesa, limpida, senza "se" e senza "ma", è di Gesù. Lui a dire che si guardassero dal molestarla: "Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me". L'amore l'aveva fatta guardare dentro quel cuore, e più lontano, un anticipo sulla sepoltura. Ecco che cosa aveva nel cuore Gesù in quel momento, lui, l'uomo della compassione, bisognoso di compassione. Lui con tutti quelli che hanno bisogno di occhi di compassione. E oggi chi sono, dove sono? Voi mi capite, in vigilia di morte ci fu una donna a intuire e a ungere Gesù come il Messia, Messia è parola che dice l'Unto.

Non apparteneva alla classe sacerdotale e poi era donna. Lo fece lei. Con i suoi occhi colmi di tenerezza. Gli altri nella casa rimasero fuori, fuori dal segreto, incapaci di intuire, di profumare. Può succedere anche a me. Ho immaginato la settimana santa come la casa di Betania. E io a chiedermi se sono tra quelli che chiacchierano di Dio o si vantano del loro fare. O, come Maria di Betania, sono tra quelli che indovinano che cosa passa in un cuore, se asciugo tristezze, se porto profumo. "E tutta la casa" è scritto " si riempì dell'aroma di quel profumo". Al di là dei confini e delle appartenenze, quanto bisogno avvertiamo nell'aria di una terra profumata! Il cammino, in questi giorni, sarà dietro Gesù, lo sguardo fisso su di lui. Ci verrà detto, ancora una volta - forse l'abbiamo scordato o scolorito - che cosa profuma noi e questa terra che amiamo.

"Tutta la casa si riempì dell'aroma del profumo"...

 

Ricerca avanzata  (53995 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: