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VIDEO #2minutiDiVangelo Annunciazione del Signore: niente paura e tirarsi su le maniche. Così si è veramente cristiani

don Marco Scandelli  

Annunciazione del Signore (25/03/2021)

Vangelo: Lc 1,26-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Commento al Vangelo dell'Annunciazione del Signore - a cura di don Marco Scandelli

#2minutiDiVangelo

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Lc 1 26-38

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Il primo motivo per dirci cristiani dunque è vivere senza paura di fronte agli sconvolgimenti del mondo come anche ai personali traumi della vita. Non possiamo dirci cristiani ed avere paura! Chi ha paura non si fida di Dio! Ma il secondo motivo per dirci cristiani è la generazione in noi della presenza del Mistero divino. In Maria in modo sostanziale, in noi in modo figurato ma non meno reale. Se vogliamo essere cristiani dobbiamo generare Dio nella nostra carne. Come!? Attraverso le nostre scelte. Attraverso i nostri patimenti. Attraverso quella mentalità nuova che ci spinge a vivere come se fossimo davvero Gesù. La solennità di oggi in fondo ci vuole dire questo: tutto il mistero della vita di Cristo passa dal prendere decisioni importanti e magari anche scomode al non aver mai paura del futuro. Perché qualunque cosa accada... ehm: sarà un successo!

 

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