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TESTO Non fate della casa del Padre mio un mercato

don Roberto Seregni  

III Domenica di Quaresima (Anno B) (07/03/2021)

Vangelo: Gv 2,13-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 2,13-25

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.

18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

Per poter comprendere a fondo questo brano del quarto vangelo, dobbiamo cercare di rispondere a una domanda: perché Gesù se la prende cosí tanto con i cambiamonete e i venditori? Cosa c'è dietro questo gesto cosí forte del maestro?

Se c'è una cosa che Gesù non puó accettare è ridurre la fede a uno scambio tra domanda e offerta, a un mercato del sacro dove si compra e si vende la salvezza. Gesù si arrabbia cosí tanto perché tutto questo deforma il volto di Dio, lo trasforma in un ragioniere pignolo che pesa sulla sua divina bilancia i meriti, le offerte, i sacrifici e le mortificazioni del popolo. Gesù annuncia un Dio diverso e proclama la sublime bellezza della gratuità e dell'amore che libera dalla schiavitú del merito.

La conversione urgente che tutti dobbiamo vivere in questo tempo di quaresima è esattamente questa: passare dal Dio-ragioniere al Vangelo della grazia, dalle catene del merito alla libertà dell'amore. Solo cosí i nostri sepolcri ammuffiti potranno esplodere e splenderà in noi la bellezza del Risorto.

don Roberto Seregni

 

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