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VIDEO #2minutiDiVangelo Giovedì II Quar. B - Viviamo bene il presente perché non avremo una seconda opportunità

don Marco Scandelli  

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Giovedì della II settimana di Quaresima (04/03/2021)

Vangelo: Lc 16,19-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 16,19-31

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: 19C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. 20Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, 21bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. 22Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 23Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. 24Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. 25Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. 26Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. 27E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, 28perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. 29Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. 30E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. 31Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

Commento al Vangelo del Giovedì II di Quaresima Anno B - a cura di don Marco Scandelli

#2minutiDiVangelo

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Lc 16 19-31

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Di solito non si fanno coincidere questo Lazzaro con l'amico di Gesù, ma il nome e la richiesta dell'uomo ricco di rimandare sulla terra il defunto Lazzaro perché ammonisca severamente i suoi fratelli affinché non vadano anch'essi all'inferno, mi fanno propendere personalmente, invece, per una sua identificazione. Ciò significa che sebbene Gesù nel Vangelo dica che Abramo non era d'accordo con la sua risurrezione, alla fine Dio cedette e non solo gli rimandò Lazzaro (il quale morì una seconda volta) ma fede risorgere anche il Figlio, Gesù, il quale però poi non è più morto. Ad ogni modo, bando alle ciance, il messaggio che Gesù ci offre in questa giornata mi sembra abbastanza chiaro: siamo chiamati a fare della nostra vita un capolavoro perché non avremo due opportunità. E perché ne venga fuori un capolavoro dobbiamo imparare bramare, a desiderare. Per questo in Quaresima ci viene chiesto di digiunare: per imparare che cosa significa non essere mai soddisfatti e lasciare sempre spazio a quel di più che su questa terra nessuna realtà potrà mai colmare.

 

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