PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Purificazione è piegarsi a Gesù

don Domenico Bruno  

VI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (14/02/2021)

Vangelo: Mc 1,40-45 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 1,40-45

40Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». 41Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». 42E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. 43E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito 44e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». 45Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Ogni volta che usiamo doppi sensi, linguaggi ambigui, pensieri scettici su ogni cosa o parola che ci rivolgono, il cuore si macchia sempre più. Sia il nostro che quello di chi ci circonda. Si ottenebra, perde la sua lucentezza. In altri termini perdiamo la semplicità dei bambini che vedono la realtà senza filtri e per questo hanno la capacità di credere e aderire più facilmente a Dio.

Nella prima lettura (cfr. Lv 13,1-2.45-46), la legge sanitaria del tempo in cui è scritto il libro del Levitico imponeva che colui che era impuro dovesse abitare fuori dalla città ed essere segnalato. Prima della morte fisica subiva un martirio sociale e psicologico. Basti pensare quanta solitudine e frustrazione portava un atteggiamento del genere. Sicuramente potremmo comprenderlo alla luce del lockdown che abbiamo vissuto.

Il peccato è così: ci sporca il cuore, ci offusca lo sguardo e man mano ci fa sentire soli e abbandonati, ci porta a sospettare di tutto e di tutti. Insomma, una vita che non ha più niente di bello. E anche se il bello c'è sempre, non siamo più in grado di vederlo.

Come si può fare per guarire dall'impurità? Diventando imitatori di Cristo, come dice San Paolo (cfr. 1Cor 10,31-11,1). Imitare Gesù significa sapersi schierare sempre dalla parte del bene, della verità, dei poveri, dei semplici, lontani dal potere, dalle ambizioni a tutti i costi... Tutto ciò che serve solamente a se stessi e rende egoisti è da allontanare. L'unica arma che abbiamo è quella che usa il lebbroso del Vangelo di oggi (Mc 1,40-45): va da Gesù, si inginocchia e lo implora di purificarlo, cioè di togliere la vergogna dal suo corpo.

Gesù lo esaudisce, gli restituisce la salute, la vita, la dignità, perché quell'uomo non gli ha chiesto di essere guarito dal male, ma di purificarlo, cioè di rinnovare il suo cuore e la sua mente affinché finisse la situazione di morte a cui la vita lo aveva abituato.

La differenza dalle nostre richieste è abissale: noi andiamo da Gesù per chiedere partendo dalla nostra volontà, il lebbroso invece parte dalla volontà del Signore. Noi partiamo dalla causa del nostro dolore, il lebbroso parte dalle conseguenze vergognose che gli hanno fatto perdere la sua dignità di Figlio amato.

- oggi fermati a pensare a quali sono le richieste più frequenti che fai nelle tue preghiere...

Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti

Resta aggiornato col sito: annunciatedaitetti.it

Iscriviti anche al canale YouTube

Ti aspettiamo anche su Instagram con tante immagini!

 

Ricerca avanzata  (53954 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: