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TESTO Commento su Zac 8,23
Casa di Preghiera San Biagio FMA 
Martedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (27/09/2005)
Brano biblico: Zac 8,23 
51Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme 52e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. 53Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. 54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55Si voltò e li rimproverò. 56E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Dalla Parola del giorno
In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi.
Come vivere questa Parola?
Il profeta Zaccaria richiama Israele, oggi la Chiesa, a un dovere fondamentale: essere per i popoli circostanti un faro di luce che orienta verso Dio. La tentazione di crogiolarsi nel "privilegio" di essere cristiani può sempre farsi strada in noi, magari in forma latente. Dio ama tutti gli uomini, di tutti è padre e tutti vuole salvi. Se sceglie un popolo (sia esso quello dell'Antico Testamento o quello del Nuovo) non è perché abbia delle preferenze, ma per affidare una missione. Sì, siamo depositari della sua volontà di salvezza, del suo desiderio di ricondurre all'unità il genere umano. Quell'unità nell'amore che si è infranta fin dalle origini e che attinge direttamente alla vita intima di Dio-Trinità. In fondo, ogni uomo ne conserva in sé la nostalgia, e, anche inconsapevolmente, cerca come a tastoni Colui che può ridare senso e colore alla sua vita. Per questo resta attratto dalla testimonianza di chi vive in un costante rapporto di amore con Dio e lo rivela nel suo modo di porsi nei confronti della realtà, degli uomini in particolare. Il muto linguaggio di chi non assume la fede come un abito d'occasione ma semplicemente "è", 24 ore su 24, ciò che crede, convince più di mille prediche. Magari inquieta stimolando la ricerca, pone interrogativi, accende il desiderio di accostarsi a quella Luce che ha visto filtrare dagli umili gesti di un autentico credente. Un cammino che per approdare alla fede esigerà una decisione personale, certo! Ma che ha bisogno di un input: "Abbiamo compreso che Dio è con voi".
Oggi, nella mia pausa contemplativa, prenderò atto della missione che il Signore mi ha affidato chiamandomi alla vita cristiana. Mi chiederò: Chi mi vive accanto, chi incontro sul mio cammino percepisce che "Dio è con me"? Il mio tratto, le mie parole lo rivelano?
Concedimi, Signore, di vivere in profonda comunione d'amore con te, così da assumere i tuoi pensieri, il tuo modo di amare e di essere. Chi mi avvicina possa percepire la tua presenza e restarne contagiato.
La voce di un geologo
Se Cristo è nella tua casa, i tuoi vicini presto lo sapranno.
Bruce Wilkinson