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TESTO Commento su Giovanni 2,1-11

don Michele Cerutti

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II domenica dopo l'Epifania (Anno B) (17/01/2021)

Vangelo: Gv 2,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». 4E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. 9Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo 10e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».

11Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Se la Madonna avesse un telefonino e all'interno di questo l'app che conta i suoi passi probabilmente anche per lei, come per Gesù, entrerebbe in tilt.
Già da subito entrata a pieno nella storia della salvezza corre dalla cugina Elisabetta e rimane con lei fino al concepimento del Battista.
Poi deve andare a Betlemme per il censimento e lì per lei si compiono i giorni del parto e se si pensa che ora può mettersi in maternità arriva Erode a dargli preoccupazioni. Quella volpe vuole Gesù a tutti i costi e allora via per l'Egitto per salvare il bambino, ma prima a Gerusalemme per presentare al Tempio il nascituro. Terminato il tempo dell'esilio si fa ritorno a Nazareth.
A dodici anni va a Gerusalemme, ma mentre ritorna per la strada di casa si accorge che Gesù si è perso e a loro si ritorna nella città Santa con affanno.
Maria è vicino a Gesù in tutto il suo ministero nei momenti difficili, ma anche in quelli gioiosi della festa, come a Cana di Galilea.
Qui come Madre premurosa comprende che i figli necessitano di quel vino buono che rallegra il cuore degli uomini e non esita quindi a implorare da Gesù stesso quell'aiuto.
La risposta del Figlio è dura sul momento deve aver bruciato anche la Vergine, ma Gesù non è nuovo a risposte forti alla Sua Mamma.
Già a Gerusalemme si rivolge ai genitori preoccupati e presi dall'affanno per avere perso il Figlio Gesù risponde loro: “Non sapete che debbo occuparmi delle cose del Padre mio”.
Più avanti nel Vangelo ci viene detto che a quella donna che grida in mezzo alla folla: “Beato il grembo che ti ha allattato?” la risposta di Gesù è sorprendente: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Qui a Cana Gesù è diretto e alla richiesta della Madonna stessa Egli risponde: “Che ho a che fare con te o donna? Non è giunta ancora la mia ora”.
Mi immagino lo spiazzamento di Maria a tale risposta, ma nello stesso tempo Ella sa che deve essere forte perché Simeone glielo aveva predetto: “anche a te una spada trafiggerà l'anima”.
Gesù non lascia inascoltata la preghiera della creatura perfetta vuole mostrare a tutti noi che la nostra fede va provata con il fuoco se vogliamo accompagnarlo sul Calvario per poi assaggiare anche noi la gioia della Risurrezione.
A Cana sollecitato dalla Madonna Gesù anticipa con questo miracolo che, ai più sembra insignificante, l'apice del suo ministero pubblico, la morte e la Risurrezione.
Quelle anfore, che rappresentano la legge antica, debbono essere riempite di quel vino nuovo che Lui è venuto a portare e che verserà con abbondanza al momento della Passione.
Ecco l'ora a cui anche la Madonna è condotta ed è quella in cui da Madre di Dio passa a essere Madre di tutti noi, discepoli del Figlio.
Quell'ora segnerà per sempre Maria e la farà diventare Madre della Chiesa e lì sperimentiamo ancor di più che Dio ascolta la preghiera di questa donna fedele fino alla fine nella prossimità al Figlio.
Così forte che, a Pentecoste, potrà raccogliere i discepoli e con la preghiera sua e di tutti coloro che gli erano vicini, lo Spirito Santo scenderà su tutti facendo cominciare il tempo della Chiesa.
L'appello della Madonna, che a Cana rivolge ai commensali diventa il nostro impegno a cui non possiamo sottrarci: “Fate quello che vi dirà”.
Santa Maria continua a implorare il tuo Figlio nella certezza che ogni tua richiesta trova il suo Cuore pronto ad accogliere.
Continua a supplicare per tutti coloro che non hanno più il vino che rende gioiosa la vita e rendici sempre capaci di rispondere alla consegna che ci hai fatto a Cana: “Fate quello che vi dirà”.

 

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