TESTO Commento su Luca 1,46-55
22 Dicembre (22/12/2003)
Vangelo: Lc 1,46-55
Maria canta, amici. Anzi, per la precisione: canta e danza le meraviglie di Dio. Ora legge nello sguardo compiaciuto e sorridente della sua vecchia cugina l'inaudito, lo stupore: davvero il Signore è intervenuto, davvero sta per venire il Messia. Tutte le parole logore ascoltate nella sinagoga il sabato, parole pronunciate per incoraggiare un popolo rassegnato, tutte quelle profezie mille e mille volte ascoltate rivelano il vero volto di Dio. Maria gioisce, esplode di gioia, la sua gioia dilaga contagia, canta, danza, grida, abbraccia Elisabetta e guarda verso il Dio della promessa. Grande piccola sorella, splendida Maria che incoraggi tutti noi, che ci inviti a testardamente credere al Dio della promessa che mai si stanca, che sempre interviene che non abbandona il suo popolo. Maria gioisce, non per se; anzi, da un certo punto di vista Maria si è infilata in un bel mare di guai: c'è da affrontare Giuseppe e i suoi dubbi, c'è da accudire a questo bambino che non sarà mai veramente suo. Maria canta e danza per le grandi opere che Dio ha operato nella storia, allarga il suo sguardo alla volontà ostinatamente salvifica di Dio... E tu, amico, per cosa sei disposto a danzare, oggi?