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TESTO L'olio in piccoli vasi, sono tanti piccoli gesti d'amore

padre Paul Devreux

XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (08/11/2020)

Vangelo: Mt 25,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. 12Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola”
Siamo nell'ambito di una parabola, dove si usa un linguaggio simbolico per dare un messaggio.

“Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge”
Il regno dei cieli è il regno di Dio che proviamo a costruire oggi, dove viviamo. Cinque è simbolo di Israele, cosi come le vergini. Rappresentano la sposa che aspetta lo sposo, che è il Signore.

“Le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono”.
Tutte si addormentano, come i discepoli nel Getsemani. Capita anche a me; è un modo per non soffrire, quando c'è una difficoltà e non si sa come affrontarla. L'unica cosa che distingue questi due Israele è l'olio in piccoli vasi. L'olio è il carburante che ti da la forza per affrontare le situazioni. Può essere l'aver approfondito la Parola di Dio in modo che possa ispirarmi e consigliarmi al momento giusto, può anche essere l'essersi esercitati nella carità e nello spirito di servizio. Tutte cose che non si improvvisano ma che vanno coltivate. E' in piccoli vasi perché sono il frutto di tante piccole cose vissute. La vita è fatta di giornate, nelle quali facciamo tante piccole scelte. Se sono buone, costruiscono la fraternità e la famiglia.

“A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.
Questa è la buona notizia: nel bel mezzo della notte, simbolo di oscurità e quindi di difficoltà, il Signore viene, il Signore passa, come passò in Egitto per liberare il suo popolo. Il grido di entusiasmo viene da chi se n'è accorto, come Maria nel Magnificat.

“Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Non ci piace l'immagine di queste cosi dette buone che si comportano da cattive, ma va capito di cosa si parla: se l'olio è qualche cosa che ho assimilato ascoltando la Parola e esercitandomi nella carità, non sono in grado di darlo. Posso solo suggerire di fare la stessa cosa che ho fatto io per acquistarlo, e ci vuole tempo e impegno per riuscirci. E' una realtà che salta agli occhi per esempio nei funerali: E' difficile trasmettere fede e speranza a chi non l'ha coltivata. Di fatto ci sono funerali che sono una festa, anche se c'è sempre la sofferenza del distacco, mentre in altri si avverte solo tristezza e smarrimento.
Non posso ricevere l'amore per una persona da un altro, ne ricevere i meriti di un servizio caritatevole fatto da altri. Ognuno di noi è il frutto di ciò che ha coltivato.

“Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Anche questa immagine non ci piace, ma è una cosa che facciamo tutti i giorni anche noi. Dire: “Non ti conosco” significa dire che non ti riconosco come fratello, perché non abbiamo niente in comune, perché non condividiamo le stesse idee e i modi di fare.
Per Dio siamo tutti figli, ma come faccio a vivere nel suo regno se non ne condivido le cose principali, come l'idea di servire piuttosto che farmi servire?

“Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora”.
Ogni tanto, nella nostra vita, il Signore passa.

Signore ti prego, fa' che me ne accorga.

Buona domenica.

 

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