PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Vivere accesi o vivere spenti?

Paolo De Martino  

Paolo De Martino è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (08/11/2020)

Vangelo: Mt 25,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 25,1-13

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. 12Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

La parabola di oggi è imbarazzante, mette in crisi chi ne deve dare una spiegazione e mette in crisi gli ascoltatori perché è una parabola dove ognuno dei protagonisti fa una pessima figura.
Fa una brutta figura lo sposo.

Fanno una brutta figura le stolte che hanno preso la lampada senza portarsi l'olio.

E fanno una brutta figura anche le sagge che rifiutano di dare l'olio alle altre.

Perché le cinque sagge non vogliono spartire l'olio? Sono proprio cattive!

Non bisogna essere degli esperti in riti nuziali, per intuire che il racconto di Gesù che la liturgia della Parola ci offre, narra di un matrimonio un po' strano.
Come può lo sposo arrivare in piena notte?
Com'è possibile che la sposa non sia mai nominata?

E poi - da che mondo è mondo - non spetta forse a lei arrivare in ritardo?

E che senso ha dire alle fanciulle rimaste senza olio di andare a comperarlo nel cuore della notte? Poverette!

Come può uno sposo essere così acido con quelle povere ragazze nel giorno più bello della sua vita?
Certo, i dettagli non quadrano.

Gesù non sta parlando di un matrimonio qualsiasi, di una festa di nozze qualsiasi.

Questo è il matrimonio per eccellenza, queste sono le nozze senza fine.
Lui, il Signore glorioso, è lo sposo.
Noi, umanità in cammino, siamo la sposa.

Per capire la parabola dobbiamo capire queste immagini che sono tanto distanti da noi perché si rifanno agli usi matrimoniali del mondo ebraico.

La parabola ci mette davanti agl'occhi due modelli. Tutto è giocato su un forte contrasto tra la saggezza delle ragazze che insieme alle lampade prendono la ricarica d'olio, e quelle stolte che non prevedono la necessità e si lasciamo sorprendere dal ritardo dello sposo.

“Poiché lo Sposo tardava...”: ecco il particolare decisivo della parabola, soprattutto agli orecchi dei lettori di Matteo. Il problema è il ritardo della parusia, della venuta finale di Gesù, un vero e proprio trauma per le prime generazioni cristiane. E noi attendiamo ancora il Veniente oppure - come affermava Ignazio Silone - abbiamo per la sua venuta lo stesso entusiasmo di quelli che aspettano l'autobus alla fermata?

Le dieci ragazze sprofondano tutte nel sonno, nessuna esclusa.

Si faccia attenzione al paradosso: si sta parlando di vigilanza, di veglia, e tutte dormono! Dunque, che tipo di vigilanza è quella a cui Gesù vuole esortarci? Dove sta la differenza tra le stolte e le sagge, se tutte indistintamente si assopiscono e dormono?

Mi colpisce che il contrasto sia centrato sulle riserve d'olio e non sul sonno.

Sia le ragazze sagge che quelle stolte si addormentano, non sta qui la differenza su cui Gesù vuole attirare l'attenzione.

Lui, maestro e sposo, conosce la nostra debolezza e le fatiche della quotidianità che stroncano tutti i nostri mistici entusiasmi. Può capitare che la nostra fede si assopisca, che ci siano dei periodi di stanchezza e di fatica. A volte la vita ci mastica, ci spoglia di tutto e ci riconsegna alla nostra povertà. A volte è un miracolo arrivare a fine settimana...

Il Signore lo sa, stiamo tranquilli. La parabola vuole richiamarci ad un'altra esigenza della vita cristiana.

Cos'è questo olio che non hanno? Sono le opere buone. Lo sentiremo fra due domeniche: "Quando Signore ti abbiamo visto forestiero, nudo, ammalato, affamato, in carcere?". "Ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" (Mt 25,31-46).

Il metro di giudizio di Dio è l'amore. Il resto non conta. Preghiere, riti, meriti, studi, onori, fama, soldi, conoscenze, tutto questo non serve nulla se non è a servizio dell'amore.

A quelle che non hanno l'olio Gesù dice: "In verità non vi conosco"

Cosa vuol dire? Che non basta fare belle prediche, costruire grandi chiese, fare grandi opere, tirare in ballo "Dio" in ogni parola e in ogni frase per essere riconosciuti da Lui.

Dio, che è l'Amore, riconosce l'amore che ognuno ha e vive. Il resto non lo conosce. Lui non conosce la fama, la gloria, il successo, gli onori. L'unico linguaggio che Lui conosce è l'Amore. In Dio (cioè in Paradiso, nell'Aldilà, o come volete chiamarlo) l'unico linguaggio è l'amore.

Tutti conosciamo la preghiera che si recita per i defunti: "L'eterno riposo", che sembra una specie di condanna all'ergastolo, alla prigione forzata, a stare sempre fermi a letto (riposo).

Entrare nel "riposo di Dio" non significa cessare l'attività per tutta la vita, per l'eternità, non fare nulla, riposare in santa pace, ma è un'immagine che indica che si è associati all'attività creatrice di Dio. Come? L'amore che abbiamo vissuto in questa vita ci associa a Dio per continuare ad amare e a costruire il mondo. Quindi quando saremo di là, continueremo ad amare.

In Paradiso noi continueremo a costruire, a lavorare nell'amore insieme con Dio.

E' per questo che chiediamo gli aiuti ai santi o ai nostri cari che ci hanno preceduto. E facciamo bene, perché chi è “di là” costruisce nell'amore per chi è “di qua”.

Cosa dice a noi questo vangelo? Non dimenticarti dell'olio (consapevolezza).

Saggio, in greco phronimos (cioè il diaframma), indica l'interiorità dell'uomo.

Le vergini sagge incontrano lo sposo perché sanno, sono consapevoli, di ciò di cui hanno bisogno.

Delle volte siamo così presi dal presente che non pensiamo mai al fatto che questa vita è solo l'attesa delle nozze e non le nozze stesse. Quanto siamo miopi. Pensiamo che per essere dentro la storia basta rimanere svegli, ma nessuno rimane sveglio, anche quelle sagge si addormentano. Ma c'è qualcosa che rende quelle vergini sagge rispetto alle stolte, la lungimiranza con cui hanno preparato la crisi di quel ritardo e la crisi del sonno. Esse sono pronte anche se vengono sorprese dall'arrivo dello sposo. Hanno fatto scorta, sono allenate, c'è in loro una carta vincente che le altre non hanno: non hanno avuto la presunzione di fidarsi fin in fondo solo delle loro capacità.

La bella notizia di questa Domenica? E' la certezza che la voce di Dio verrà. A me basterà avere un cuore che ascolta, ravvivarlo come una lampada, e uscire incontro a un abbraccio.

Se vuoi leggere qualcosa per nutrire lo spirito, mi permetto di consigliarti il mio ultimo libro: “Dio si racconta. Alla scoperta della Bibbia”, edito con Gabrielli Editori. Un libro che vuole accendere il desiderio di leggere, approfondire, studiare e vivere la Bibbia, tutta la Bibbia!

 

Ricerca avanzata  (54000 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: