TESTO Beati
Tutti i Santi (01/11/2020)
Vangelo: Mt 5,1-12

In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».
Fuori dalla finestra della camera vedo i banani che ondeggiano leggeri sulla musica del primo vento caldo di novembre. Questa mattina mi prendo un po' di tempo per prepararmi alla festa di tutti Santi e il pensiero corre ai santi che ho avuto la fortuna di conoscere in questi anni. Santi che non finiranno mai sui calendari o sulle immaginette. Santi della quotidianità, nascosti, invisibili, uomini e donne innamorati della vita e di Dio; fratelli e sorelle che hanno dato carne e passione alle beatitudini di Gesù.
Rileggo il testo di Matteo e ogni riga mi fa pensare a uno di questi beati...
Beati i poveri in spirito come Carmen, che vive in una casa di legno e plastica con i suoi figli. Suo marito è morto sul lavoro, e lei si fida e si affida al Padre del cielo.
Beati gli afflitti come Carlos, vittima di un incidente. Da anni vive su una sedia a rotelle. Chi lo ha investito ha messo tutto a tacere, con i soldi e le minacce si possono cucire molte bocche.
Beati i miti come Diego e Lucia, che sanno riconoscere la mano di Dio che tesse le trame della loro storia d'amore.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia come Julio, che è in prigione da sette anni. Il suo unico errore è stato quello di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato, e tutte le notti si addormenta con la foto della sua piccola Beatriz tra le mani.
Beati i misericordiosi come Yanina, che ha perdonato l'uomo che ha straziato la sua adolescenza e ha avuto il coraggio di credere all'amore.
Beati i puri di cuore come don Roberto Malgesini, che ha visto Dio negli ultimi.
Beati gli operatori di pace come Rosita, Luis, Andres e una schiera infinita di uomini e donne che hanno scelto la via del dialogo e della riconciliazione, che hanno scoperto che il perdono è disarmante.
Beati i perseguitati a causa della giustizia come Isabel, che è stata ripudiata dalla famiglia perché non ha accettato rinunciare alla fede.
Provo a pensare ai volti di tutti questi fratelli e a molti altri che hanno illuminato il mio cammino sui passi di Gesù. Li immagino tutti in un immenso collage e mi accorgo che i sorrisi, le lacrime e le speranze dei loro volti danno forma al volto di Gesù. Lui, carne della nostra carne, volto umano di Dio e volto divino dell'uomo, continua a vivere in noi, nella sua chiesa, in ogni angolo del mondo dove si vive la Parola e dove si cerca il regno di Dio e la sua giustizia.
Buona festa
Un abbraccio
don Roberto