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TESTO Commento su Marco 3,31-35

padre Lino Pedron  

Martedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (28/01/2003)

Vangelo: Mc 3,31-35 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Gesù si era allontanato dalla madre e dai parenti per seguire il richiamo di Dio, e ora mostra di essersi separato da essi anche interiormente non per freddezza d'animo o per disprezzo dei legami familiari, ma per appartenere completamente a Dio: egli ha compiuto personalmente quanto esige anche dai suoi discepoli: "Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me" (Mt 10,37).

Ma la sua risposta non ha solo questo significato; essa riguarda soprattutto la consapevolezza che la comunità cristiana deve avere di sé. Gesù si è scelto un'altra famiglia al posto di quella naturale: una famiglia spirituale.

Il problema proposto dal brano è il discernimento se siamo con lui o contro di lui; se siamo dentro o fuori dalla comunità di Gesù. La vera famiglia di Gesù è composta da coloro che compiono la volontà di Dio: "Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre" (v.35).

Il compimento della volontà del Padre che è nei cieli sarà l'elemento discriminante anche nel giorno del giudizio finale: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli" (Mt 7,21).

 

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