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TESTO Commento su Luca 11,1-4

Paolo Curtaz  

Mercoledì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (08/10/2003)

Vangelo: Lc 11,1-4 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:

Padre,

sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno;

3dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,

4e perdona a noi i nostri peccati,

anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,

e non abbandonarci alla tentazione».

Insegnaci a pregare: è la prima delle preghiere che scaturisce dal cuore degli apostoli che restano profondamente affascinati dalla preghiera di Gesù. Gesù ha pregato, e tanto, e restiamo stupiti dalla sua attitudine al colloquio con Dio... A leggere il vangelo scopriamo che ogni azione importante di Gesù, dal Battesimo alla trasfigurazione, dal dialogo con Pietro alla scelta dei dodici, è fecondato da lunghe notti di preghiera. E questo ci stupisce, ci scuote: che bisogno aveva Gesù di pregare? Certo, se la preghiera è una specie di lista della spesa con le richieste che rivolgiamo a Dio, nessuno. Ma se la preghiera è – invece – quale è veramente il dialogo di intimità con Dio, l'ascolto della sua Parola e la meditazione, Gesù aveva una capacità enorme di preghiera che rimpiangiamo. Gli apsotoli erano, come ogni ebreo, uomini di preghiera: probabilmente frequentavano la sinagoga e il tempio, compivano le benedizioni rituali e rispettavano lo shabbat. Ma Gesù prega con u'n intimità ed una verità che li stupisce e li converte... Gesù insegna a pregare rivolgendosi ad un Padre, gli chiediamo che tutti riconoscano la santità del suo regno e del suo nome, che non siamo travolti dai problemi della quotidianità, che diventiamo testimoni del perdono dato e ricevuto e di sopportare la tentazione, la parte oscura che ci allontana da noi stessi e da Dio...

Rabbì, insegnaci a pregare, come Giovanni ha fatto con i suoi discepoli.

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