PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Ger 20,10-13; Sal 68; Rm 5,12-15; Mt 10,26-33

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)  

XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (21/06/2020)

Vangelo: Ger 20,10-13; Sal 68; Rm 5,12-15; Mt 10,26-33 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 10,26-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 26Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

Con questa domenica si ritorna alla liturgia del così detto “tempo ordinario” che ci accompagnerà sino alla fine dell'anno liturgico, con l'ascolto del vangelo di Matteo, che oggi ci cala nel pieno del discorso missionario di Gesù, contenuto nel capitolo 10.

“Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.”

Così recita l'antifona d'inizio di questa domenica che riassume il tema delle letture di oggi che ci prospettano infatti le difficoltà incontrate da chi crede in Dio nel diffondere il suo messaggio nella missione, ma che trova conforto nella presenza del Signore al suo fianco.

Nella prima lettura troviamo il profeta Geremia, che, nello svolgere il mandato che gli aveva affidato il Signore, fu perseguitato e più volte minacciato di morte dalla sua gente, siano essi amici che nemici. Egli allora si appella al Signore e chiede aiuto, sperimentando in prima persona una piena fiducia in Dio. Il profeta esalta il Signore che libera il povero dalle mani del malfattore. Chi si affida a Dio, prima o poi vincerà la sua battaglia di rettitudine e moralità, malgrado le debolezze personali, perché sa di non essere abbandonato dal Signore.

Anche il Salmo 68 ribadisce il concetto di accettazione dell'insulto, dell'esclusione dalla cerchia familiare e si affida al Signore che non può abbandonare chi confida in lui.

Proprio in questa prospettiva San Paolo, nella sua lettera ai Romani, ci ricorda che per colpa del primo uomo, Adamo, il peccato è entrato nel mondo, ma Dio nella sua bontà ci ha fatto dono del suo figlio Gesù che ci ha rivestiti di grazia.

Nel vangelo troviamo Gesù che invia i suoi alla missione e li mette in guardia, ripetendo per ben tre volte: “non abbiate paura”. È questo un invito a sconfiggere la paura che molte volte ci impedisce di uscire allo scoperto per annunciare il Vangelo a tutti: la Parola di Dio non può rimanere nascosta, ma deve essere “annunciata dalle terrazze”. Gesù assicura anche i suoi sulla presenza del Padre e introduce un parallelismo con i passeri, animali di scarsissimo valore, e i capelli. Una interpretazione letterale porterebbe però a pensare che la caduta dei passeri dipenda dalla volontà del Padre, ma questo non è corretto; infatti la traduzione letterale del testo greco dice “nessuno di loro cadrà senza il Padre", cioè non c'è caduta che non veda presente il Padre: egli è sempre con noi! Dio ama le cose più piccole e insignificanti, come i passeri e i nostri capelli, per questo Gesù ci invita a non aver paura.

La nostra esperienza recente di lotta all'epidemia del Covid 19 ci ha portati a vivere in un clima di paura, alimentato da continui messaggi, che il più delle volte ci hanno portati a sentimenti di chiusura e a perdere le gerarchie dei valori che ci eravamo costruiti nel corso della vita. Gesù ci ricorda però che Dio è un Padre che guarda anche la parte più piccola e insignificante della realtà; la cosa più importante è quella di rendere visibile la nostra fede, anche in questi momenti di difficoltà, e di rendere testimonianza a Dio. Ci chiede di non smettere mai di “volare”, di osare, di puntare in alto, perché anche se cadiamo, lui è lì con noi.

Quello che ci chiede Gesù in questa domenica è di non rinnegarlo, soprattutto nei momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, ma di testimoniarlo nei nostri luoghi in cui viviamo, famiglia, lavoro, comunità, e soprattutto di avere fiducia in lui che c'è vicino. L'unica paura che occorrerà mantenere sempre viva è quella di coloro che, con messaggi, proposte, idee, tentano di uccidere l'anima, portandoci lontano dalle parole di Gesù che invece dovremmo urlare dalle terrazze.

Il nostro compito è quello di annunciare con la vita e le opere il Dio di Gesù Cristo e non quello “filosofico”, che rischia invece di portare al devozionismo e di conseguenza al fatalismo sollevandoci dalla responsabilità dell'impegno della testimonianza.

Ci possono aiutare le parole della colletta: “O Dio, che affidi alla nostra debolezza l'annunzio profetico della tua parola, sostienici con la forza del tuo Spirito, perché non ci vergogniamo mai della nostra fede, ma confessiamo con tutta franchezza io tuo nome davanti agli uomini, per essere riconosciuti da te nel giorno della tua venuta”.

Per la riflessione di coppia e di famiglia:
- Di fronte alle situazioni che ci circondano nell'ambito delle manifestazioni di fede quali sono le nostre percezioni?
- Il vangelo ci sollecita a non nascondere i valori in cui crediamo: quali sono le nostre testimonianze che rendono visibili il messaggio del vangelo in famiglia e nella società?
- Quando ci sentiamo “passeri” nelle situazioni di difficoltà, come ci rivolgiamo a Dio: chiediamo il suo intervento miracolistico oppure di trovare la via giusta?

Don Oreste, Anna e Carlo - CPM Torino

 

Ricerca avanzata  (53709 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: