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TESTO Commento su Luca 7,31-35

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Mercoledì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (19/09/2001)

Vangelo: Lc 7,31-35 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 7,31-35

31A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? 32È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:

“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,

abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.

33È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. 34È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. 35Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

Dalla Parola del giorno

Il Signore disse: A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni gli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!"

Come vivere questa Parola?

E' una scena molto viva quella che Luca tratteggia. Si tratta di bambini sempre scontenti che rifiutano di partecipare a ogni gioco loro proposto. Il Signore se ne serve per stigmatizzare un atteggiamento che era quello degli scribi farisei dottori della legge, sempre pronti a criticare chi, mandato da Dio, invitava tutti (anche

loro!) a conversione. Era venuto Giovanni Battista, l'uomo del deserto e della grande penitenza, ed essi lo avevano riprovato. Ora è venuto Gesù di Nazareth che, al contrario, vive tra la gente, mangia e beve come tutti e perfino accetta l'invito a pranzo, tanto da parte di qualche fariseo (Lc. 7, 30; 14,1) quanto dei pubblicani (Lc 19,1-10) e sa di "doversi rendere in tutto simile ai fratelli "(Eb. 3,1). Ma quei capi sono più che mai scontenti e, puntando il dito contro di lui, dicono: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori" (Lc.7,34). Leggendo il testo nell'originale, capiamo un particolare non tradotto in italiano. Quei bambini se ne stavano "seduti". Non gli andava di scomodarsi!

Oggi, nel mio rientro al cuore, m'interpellerò se mai anch'io ho spesso da criticare quanti m'invitano a conversione. Si tratta - me lo devo dire – di puerilità spirituale. Chiederò invece al Signore di far tesoro di ogni richiamo(da qualsiasi parte mi venga)che possa provocare in me il cambiamento degli atteggiamenti, a partire dalla conversione del cuore. Verbalizzerò:

"Converti il mio cuore a Te, Signore".

La voce di un antico padre

Non si ottiene la purificazione e la conversione del cuore se non per mezzo di Colui che è stato crocifisso per noi: Egli è la via, la vita, la verità, Senza di Lui nessuno può conoscere la verità ed essere salvato.
Pseudo Macario

 

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