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TESTO Commento su 1tim 2,1-2

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (17/09/2001)

Brano biblico: 1tim 2,1-2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 7,1-10

1Quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, Gesù entrò in Cafàrnao. 2Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. 3Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. 4Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, 5perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». 6Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; 7per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. 8Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». 9All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». 10E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Dalla Parola del giorno

Ti raccomando prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità.

Come vivere questa Parola?

Quello che san Paolo raccomanda al suo discepolo e collaboratore Timoteo è la priorità della preghiera e il respiro di universalità che essa deve avere. Allora e ancor più oggi, la preoccupazione del vivere comune spingeva e spinge a occuparsi di tutto quello che può tutelare l'ordine e la pace. San Paolo, afferrato totalmente da Cristo, sa che senza un intenso e continuo ricorso a Dio gli uomini non trovano le strade del bene comune e della pace. " Senza di me – ha detto Gesù – non potete far nulla. Se rimanete in me come il tralcio nella vite, porterete frutto". Chiaramente quel fare a Dio "domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti " esprime la persuasione di Paolo della necessità che la preghiera si esprima su tutti i versanti. Rivolgersi a Dio con forti suppliche intercedendo per tutti gli uomini, dice l'apertura del cuore che abbraccia le ansie, i dolori, i bisogni del mondo intero; il ringraziamento poi esprime quell'amore filiale pieno di fiducia che connota la preghiera del cristiano, e rassicura il nostro cuore.

Una nota speciale riguarda la preghiera per chi detiene il potere. E' importante perché lì si annidano le responsabilità e le tentazioni più grandi! Senza l'aiuto di Dio la coscienza si corrompe e il disastro può essere immane.

Oggi, nel mio rientro al cuore farò spazio a una preghiera davvero universale, supplicando che giustizia e pace si diano la mano nei percorsi decisionali dei potenti e in quelli, anzitutto, del mio vivere oggi col Signore ogni mio impegno e rapporto con gli altri.

La voce di una grande mistica

Desideriamo e pratichiamo l'orazione ogni giorno non per godere, ma per aver la forza di servire, lieti, il Signore nei fratelli.
Santa Teresa d'Avila

 

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