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TESTO Quale rinuncia?

Wilma Chasseur  

XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (28/06/2020)

Vangelo: Mt 10,37-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 10,37-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 37Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; 38chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. 39Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.

40Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Questo Vangelo parla della rinuncia, ma c'è una cosa a cui il Signore non ci chiede mai di rinunciare e alla quale noi rinunceremmo ben volentieri, volete sapere quale è? Ebbene è la croce. Ma la rinuncia è indispensabile per conseguire qualsiasi tipo di risultato.

Oggi il concetto di rinuncia per Dio è quasi totalmente scomparso, ma esiste in altri ambiti: quello dello sport per esempio: chi vuole eccellere in uno sport qualsiasi deve sottoporsi a faticosi allenamenti, Oppure quello di saper padroneggiare una disciplina musicale o uno strumento, quanti esercizi quotidiani occorre fare! Il grande direttore d'orchestra Arturo Toscanini diceva che se stava un giorno senza esercitarsi se ne accorgeva lui, ma se stava due giorni se ne accorgeva pure il pubblico...Nel campo dello studio poi non ne parliamo: quante rinunce richiedono quelle “sudate carte”. E via di seguito. Dunque perché non accettare le rinunce ai nostri comodi quando si tratta di scegliere la via di Dio? Se le accettiamo in tutti gli altri ambiti perché non accettarle in questo? Dio vuole darci la sua vita divina e noi, per evitare qualche rinuncia, ci aggrappiamo a realtà effimere che ci lasciano pieni di vuoto.

• L'inizio dei guai

La stessa storia della Salvezza inizia con un invito alla rinuncia: " Di tutti gli alberi del giardino potrai mangiare, ma di quello che è in mezzo no, altrimenti morrai". Era l'unico comandamento! Se avessero saputo osservarlo, non ci sarebbe stato bisogno di istituirne altri, ma con la trasgressione sono aumentati pure i comandamenti, e anche ora vediamo che più l'uomo trasgredisce, più aumentano le leggi. E la vita si complica sempre più proprio perché l'uomo non è capace di rinunciare al male. Se all'inizio dell'umanità avessero saputo rinunciare, ora non saremmo così inguaiati e nei pasticci...

Ma perché la rinuncia a cose legittime, doverose, salutari e convenienti? Questa, per me, è la prova più certa e anche più bella dell'esistenza di Dio. E non solo della Sua esistenza, ma anche e soprattutto del Suo amore; infatti se non fossimo destinati alla Gloria e non fossimo chiamati alla comunione con Lui fin da quaggiù, non ci sarebbe proprio nessuna rinuncia da fare. E' per far posto al "di più" che rinunciamo al "di meno" e allora la rinuncia diventa una vera e propria beatitudine.

• Perle di saggezza

Ritrovo il concetto di rinuncia anche in queste perle di saggezza di Paul Cohelo che dice di aver imparato almeno sette cose dalla vita:

1) Per quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà: perdona!

2) Ci vogliono anni per conquistare la fiducia di una persona e un attimo per distruggerla

3) O sai controllare i tuoi gesti, parole e sentimenti e ne sei padrone, o essi ti renderanno
loro schiavo

4) Il Signore permette che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di quella giusta, così
sapremo apprezzare il dono ricevuto

5) Quando una porta si chiude ce n'è subito un'altra che si apre, il guaio è che guardiamo sempre
e solo quella chiusa.

6) Ci vuole un minuto per offendere qualcuno, ma una vita per farglielo dimenticare.

7) Il migliore futuro nasce da un passato dimenticato e non puoi andare bene nella vita se non

sai guardare avanti e rendi il passato sempre troppo presente.

 

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