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TESTO Commento su Luca 9,1-6

Paolo Curtaz  

Mercoledì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (24/09/2003)

Vangelo: Lc 9,1-6 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,1-6

1Convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. 2E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 3Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. 4In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. 5Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». 6Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

I dodici sono mandati ad annunciare la Buona notizia. Così, letteralmente, ci dice Luca nel Vangelo di oggi. Cosa annunciano i cristiani? Cosa sarete chiamare a dire, se capitasse, oggi, a chi vi chiede ragione della vostra speranza? Che seguite una religione? Una disciplina? Che per essere cristiani bisogna fare... e non fare? Andiamo! Nessuno vi ascolterebbe e – in effetti – è ciò che troppe volte accade. Troppe brutte notizie, amici, anche da noi cristiani. Ho sentito delle prediche in Chiesa che volevano a tutti i costi farti sentire in colpa e che – in assoluta buona fede, spero! – finivano con l'essere una sfilza di rimproveri su quello che i cristiani – secondo il predicatore – facevano o non facevano. Siamo franchi: dobbiamo svecchiare il linguaggio, dire di più e meglio il vangelo e dire, soprattutto, che incontrare Dio è la cosa più bella che ti può capitare, non una jattura! Sì, dobbiamo riappropriarci della lingua della gioia, che è quella del vangelo, l'unica che può scardinare la il cuore indurito di chi incontrerai oggi per strada, l'unica che ha scardinato il mio e il tuo cuore, fratello. Diamo buone notizie oggi, ve ne prego, diciamo in giro, facciamolo sapere – cavolo! – che siamo salvi perché Dio ci ama!

Ci hai affidato il compito di preparare il tuo passaggio, Signore, la tua venuta e di renderti testimonianza nella gioia. Il tuo Spirito, oggi, sciolga la nostra lingua perché possiamo – con credibilità – raccontare la tua bellezza...

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