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TESTO Commento su Giovanni 20,19-23

Omelie.org (bambini)  

Pentecoste (Anno A) - Messa del Giorno (31/05/2020)

Vangelo: Gv 20,19-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Carissimi bambini,

oggi la Chiesa festeggia 50 giorni dalla Pasqua e ricorda una cosa bellissima: la discesa dello Spirito Santo su la Mamma di Gesù e gli Apostoli a Gerusalemme. Lo Spirito scese e tutti iniziarono a parlare lingue straniere e furono pieni di gioia! Oggi anche noi possiamo conoscere meglio lo Spirito Santo. Chi è dunque? Una persona, esattamente la Terza Persona della Santissima Trinità, in un certo senso la più misteriosa delle tre. Di Gesù infatti abbiamo tante immagini, anche di Dio Padre. Ma dello Spirito Santo? Ci sono alcune immagini che ci aiutano a capire chi Egli sia. Vediamone almeno tre. La prima immagine è la Colomba (Mt 3,16): infatti durante il Battesimo di Gesù lo Spirito Santo si manifestò in forma corporea come una Colomba. In molte Chiese troviamo la rappresentazione di una Colomba sul tetto o su una vetrata, per ricordare l'azione dello Spirito. Un'altra immagine è quella del Fuoco (At 2,3). Questa immagine mi piace molto perché è un fuoco tutto speciale quello dello Spirito: illumina, ma non brucia, da forza ma non scotta, rallegra ma non consuma! Quando si manifesta porta sempre emozioni belle: la pace, la gioia, l'entusiasmo di voler bene a Gesù, la voglia di perdonare, la voglia di conoscere bene Dio etc. Una terza immagine è quella del vento che ci circonda con il suo soffio e ci spinge a fare cose belle. Sapete che anche per fare bene la Prima Comunione occorre la spinta dello Spirito Santo, perché lo Spirito Santo ci fa riconoscere quando Gesù è vicino a noi, e ci fa credere che Lui è presente nell'ostia consacrata. In una parola lo Spirito Santo trasforma i cuori e li rende capaci di amare Gesù e come Gesù!

Voglio raccontarvi una bella storia di un ragazzo che ha imparato a credere nello Spirito Santo. Giovannino faceva una professione un poco strana: rubava le macchine fotografiche ai turisti in Piazza San Pietro. Era stato già arrestato molte volte, ma non ne voleva sapere di cambiare. Un giorno era arrivata l'occasione propizia per rubare una costosa macchina fotografica a un povero turista. In un attimo la prese e iniziò a correre veloce. Pensava di averla fatta franca, invece dietro l'angolo c'era una pattuglia dei Carabinieri che lo dichiarò subito in arresto! “Accidenti” - pensava - “questa volta mi mandano dritto in carcere e gettano la chiave e così ci rimango tutta la vita!”. Invece successe una cosa straordinaria. Uno dei carabinieri che lo aveva preso apparteneva ad un gruppo di preghiera che si rivolgeva sempre allo Spirito Santo. Prima di portare in prigione Giovannino passò con la macchina davanti ad una Chiesa e... iniziò a piangere. Giovannino colpito da questo pianto strano chiese: “Perché piangi?”. E il Carabiniere rispose: “Piango non per me, ma per te. Infatti è la settima volta che ti arresto e vorrei che tu cambiassi!”. Giovannino rimase senza parole. “Un carabiniere che piange per un ladro? Ma non si è mai sentito!”. Mentre pensava questo un raggio di luce da dietro una chiesa illuminò Giovannino. Fu un momento e nella sua testa come un fulmine passò questo pensiero: “E se smettessi di rubare e cercassi di cambiare vita?”. Giovannino entrò così in una comunità per persone che volevano cambiare con l'aiuto di Gesù ed ora è diventato un giovane simpatico, si è sposato ed è molto felice. Tutto grazie al Carabiniere e a quel raggio di luce che, a guardare bene, era il segno dello Spirito Santo che veniva a salvarlo!

Cari Bambini quante storie belle potrei raccontarvi sullo Spirito Santo. Però la più bella sarà quella che accadrà a voi se imparate a pregare. Basta dire una frase semplice come per esempio:
“Spirito Santo vieni nel mio cuore”.

Forse lo Spirito vi aiuterà a perdonare un amichetto, a litigare di meno, ad amare i genitori, a non essere invidiosi... Spero che a tutti lo Spirito dia la gioia di essere amici di Gesù e, per chi non ha fatto ancora la prima Comunione, la gioia di riconoscerlo nell'Ostia!
Una caro saluto e buona pentecoste!
Buon cammino, don Dario.
Commento a cura di don Dario Gervasi

 

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