PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Non siamo orfani senza speranza

don Mario Simula  

VI Domenica di Pasqua (Anno A) (17/05/2020)

Vangelo: Gv 14,15-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 14,15-21

15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Gesù ci sta facendo gustare il dolcissimo nettare col quale aveva invaso il cuore dei suoi amici, alla vigilia della passione e della morte. Si coglie nel suo discorso di addio una tenerezza inesauribile, la preoccupazione e l'amore verso questi Dodici che per Lui avevano messo in gioco la vita.
Gesù sa cosa lo aspetta. In modo meno esplicito lo sanno i Discepoli, perché hanno paura di dirselo.
Gesù conosce la solitudine che assalirà i suoi amici, il senso di smarrimento che li opprimerà.
Li deve incoraggiare. Li deve aprire alla speranza.
“Io pregherò per voi.
Pregherò perché il Padre sia con voi. Pregherò perché il Padre vi dia non solo la consolazione, ma il Consolatore, l'ospite dolce delle vostre anime, il sollievo dolcissimo. Pregherò perché il Padre vi dia lo Spirito. Il Difensore della vostra vita. Il Custode dei vostri giorni. Il Suggeritore delle vostre parole. Il Fuoco della vostra missione. Lo Spirito della verità che rimarrà sempre con voi”.
Gesù non interrompe mai la continuità della sua presenza nella nostra vita. La rende più intima. Più profonda attraverso lo Spirito dell'Amore che continua ad irrorare di amore le nostre esistenze.
“Non vi lascerò orfani”. Non siamo mai orfani.
A volte abbiamo l'audacia temeraria di dire che Dio si è dimenticato di noi, che Gesù ci ha abbandonato. Non capiamo che siamo noi ad abbandonare Gesù, a dimenticarci di Lui.
Gesù non ci lascia orfani. E' sempre accanto. E' sempre dentro. E' sempre una cosa sola con noi. Non ci lascerà mai orfani.
Ci inonderà col suo Spirito perché il suo Amore sia un'esperienza viva e incessante.
Abbiamo bisogno di respirare lo Spirito. Se Lui non fosse il nostro alito di vita, non potremmo rendere ragione della speranza che è in noi ad un mondo sfiduciato e disorientato.
La nostra speranza è povera. Si è ridotta ad una fiammella flebile la nostra speranza.
Eppure dobbiamo renderne ragione al mondo che, nella sua disperazione, la implora.
L'umanità è disperata e interroga il credente, discepolo del Risorto. Gli domanda la testimonianza di una speranza contro ogni speranza. L'unica che oggi, possa salvare l'umanità.
Soltanto lo Spirito ci dà la forza, il coraggio e il gusto di essere questi testimoni, consapevoli che la speranza non può essere scialba, insipida, evanescente, misera, inefficace.
La speranza ci chiede di essere solidali col mondo e attenti alle sue sofferenze. Ci chiede rispetto per una umanità che perde il senso della sua grandezza. Ci chiede una coscienza retta che brilli come oro purissimo. Ci chiede gratuità. Il più delle volte non dobbiamo aspettarci il “grazie” che ci gratifica.
Il mondo, che aspetta la nostra testimonianza, crocifigge chi sceglie Gesù, il Risorto.
Lo fa spesso, perché la croce è scandalosa.
Tuttavia la nostra vita buona, vissuta in Cristo, confonderà ogni prepotenza.
E' certa la Parola che ci ricorda: “E' meglio soffrire operando il bene che facendo il male, perché anche Cristo è morto per i peccati. Anche Cristo, il Giusto, è morto per gli ingiusti”, per ricondurre tutti a Dio.
Il nostro Maestro non si stanca mai di essere l'amante dell'umanità sofferente.
Il suo Spirito, sempre presente in mezzo a noi, è la forza che ci permette di esserlo anche noi, senza abbatterci. Lo Spirito ci dà voce per gridare: “Gesù vi ha amati per primo”. Ci ha amati per primo. Con un Amore così abbondante, così inspiegabile che rischiamo, a volte, di non accoglierlo perché abbiamo paura delle vertigini.
Sono davvero un principiante dell'avventura di Dio, di Dio Padre che ci dona il Figlio e ci rincuora con lo Spirito. Sono un principiante sempre bruciato dal desiderio di rendere ragione della speranza che è in me.

Gesù, ho bisogno che tu mi dica: non ti lascerò orfano. Ne ho bisogno come del battito del cuore. Se tu non stai con me e io rimango solo, chi può stendermi la mano per tirarmi fuori dal mare in tempesta? Chi può toccare il mio cuore per estirpare la lebbra che lo contagia?
Non lasciarmi orfano Gesù. Ti assumeresti una responsabilità veramente rischiosa. Metteresti a repentaglio la mia salvezza.
Gesù, sii misericordioso e buono. Non sono un figlio amabile. Sono un figlio che è voluto andare via di casa lasciandosi alle spalle il tuo amore.
Gesù, non lasciarmi orfano, nonostante la mia ingratitudine.
Gesù, devi essere per me quel padre che aspetta e che, anche a distanza, mi trasmette messaggi di speranza.
Gesù, non lasciarmi orfano. Ho bisogno del tuo abbraccio, del tuo bacio pieno di misericordia.
Gesù, ho bisogno del tuo volto rasserenato. Ho bisogno della veste nuziale che ho sciupato lungo le peregrinazioni irrequiete e disordinate. Ho bisogno che metta al mio dito l'anello della tua fedeltà. Sono affamato e ho bisogno della festa per me.
Sono lurido e ho bisogno della tua acqua che purifica. Gesù, se mi lasci orfano chi potrà regalarmi le finezze delicate del tuo amore?
Don Mario Simula

 

Ricerca avanzata  (54000 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: