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TESTO Commento su 1ts 4,9-10

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (01/09/2001)

Brano biblico: 1ts 4,9-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 25,14-30

14Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito 16colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. 17Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. 20Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. 21“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 22Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. 23“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 24Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. 25Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. 26Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. 30E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.

Dalla Parola del giorno

Fratelli, riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri (...). Ma vi esortiamo a farlo ancora di più.

Come vivere questa Parola?

Paolo non si atteggia a maestro nel suo rivolgersi agli abitanti di Tessalonica, verso i quali in tutte le sue lettere mostra di avere grande stima. Voi stessi – dice – siete «insegnati» ( è la traduzione letterale!) da Dio.

In questo poter adempiere il comandamento dell'amore del prossimo, (che ha quale universale "sorgiva" l'amore di Dio) si realizza la promessa della Nuova Alleanza. Secondo quello che avevano insegnato i profeti, specialmente Geremia, questo patto di Dio con il suo popolo si rinnova profondamente nel senso che la Legge di Dio viene ora scritta all'interno dell'uomo: non più su una pietra, ma nel suo cuore. E Gesù vergando questa Nuova Alleanza col suo stesso sangue, ecco che mi permette di entrare totalmente in questa realtà di fuoco e di luce, in questa realtà di AMORE.

Sì, i Tessalonicesi vengono "insegnati" da Dio, cioè resi capaci non tanto di "assorbire" delle idee a livello mentale, ma di percepire nel cuore e vivere proprio quello per cui ognuno di noi è fatto: l'Amore. Così è per noi.

Non si finisce mai di amare. Ecco perché Paolo esorta: "fatelo sempre di più".

Oggi, nel mio esercizio contemplativo di rientro al cuore, mi lascerò penetrare vitalmente dalla certezza che Gesù abita al centro di me. E' lì perché io possa anzitutto vivere in pace e amare insieme a Lui. Attenderò dunque quello che è il mio impegno quotidiano (in casa o al lavoro) ma con cuore magnanimo. E, nel pensiero anzitutto e poi nella parola, nel gesto nell'attenzione verso chi mi è vicino, cercherò di amare oggi un po' più di ieri.

La voce di una grande donna del XX secolo

Gesù ti chiede di avere verso gli altri i pensieri, le parole, le azioni che solo avrebbero potuto essere ammesse nella sua casa a Nazareth.
Petite soeur Magdaleine de Jesus

 

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