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TESTO I due binari

don Luciano Sanvito

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XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (04/09/2005)

Vangelo: Mt 18,15-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 18,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. 18In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.

19In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

per il rito ambrosiano

Il brano di vangelo ci sottolinea due strade parallele, potremmo dire: due binari sui quali procedere.

Questi due "binari" della vita, che procedono in modo gemellare, li esprimiamo con due modi di dire:

- "MEGLIO SOLI CHE MAL ACCOMPAGNATI"

- "MEGLIO UNITI E BEN ACCOMPAGNATI"

"Meglio soli che mal accompagnati".

Conosciamo già bene questo detto, ma il vangelo ce lo riesprime in un modo positivo, quasi a mo' di programma di vita.

Non dobbiamo aver paura di rimanere a soli per il vangelo, nella testimonianza della verità di noi stessi e degli altri. Non dobbiamo aver paura di andare controcorrente e di essere originali non seguendo l'andazzo comune, l'atteggiamento della comodità e il piacere del momento.

Anzi, giocando sul termine, l'essere soli ci rende "soli", cioè piccole luci che brillano nel mondo, dei piccoli soli, degli astri di riferimento di luce, dei "testimoni".

Infatti, anche il termine stesso: testimoni, racchiude sia il significato della gioia, sia quello del sacrificio: se da un lato è bello testimoniare, dall'altro è sempre anche qualcosa che costa, che ci fa dare la vita.

L'essere soli ci richiama la situazione presente di oggi: il mondo è pagano, c'è poco da scherzare.

Questo non per essere pessimisti, ma per essere realisti, per ricordarci, ci dice il vangelo, che le più grandi e forti tentazioni sono quelle più vicine a noi: famiglia, amicizia, comunità,...che rischiano di farmi vivere nella comodità, nell'essere amico per convenienza, dell'agire per utilità e non secondo la gratuità dell'amore.

Con questo sguardo di prudenza e di accortezza evangelica, il primo binario risulta ben solido e indirizzato a condurmi alla stazione del meglio, per me e per gli altri.

"Meglio uniti e ben accompagnati".

Questo secondo modo di dire, che ricaviamo dall'ascolto del brano evangelico, ci dà il carburante perché il mezzo posto sui binari proceda ben spedito.
Questo carburante è l'unità.

Una parola, questa, abusata e strausata, ma che il vangelo ci tiene a chiarire come particolarmente rara.

Infatti non si tratta di semplice ammasso di persone, né di aggregazione umana, sentimentale, o seguendo una moda o una situazione concreta specifica, ma è una unità evolutiva: che si evolve e che evolve coloro che la attuano in un certo modo.
In quale modo?

Riunendosi nell'ascolto, nell'attenzione e nella sintonia: nell'accordo dialogante: ecco la vera unità.

Chi si riunisce così, in due o tre o più, ottiene subito una forza nel procedere sui due binari detti, e guardando avanti a sé, nel procedere, vede apparire sempre, per continuare nelle immagini scelte, due binari: "legare" e "sciogliere".

Sono i due poteri del procedere concessi a chi vive questa unità evangelica: ciò che lego a me: amicizia, amore, situazioni che vivo, rapporti con l'altro, sono destinati ad essere autentici, cioè volti all'eternità; ciò che sciolgo da me: paure, esitazioni, pregiudizi, ostacoli, difficoltà, sono destinati ad essere per sempre sciolti davanti al mio procedere.

"Il treno dei desideri, dei miei pensieri, all'incontrario va..." lo diceva una canzone, e il vangelo ci invita a non esitare a salire su questo treno che spesso va al contrario del solito, ma porta alla stazione della verità e della gioia.

 

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