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TESTO La bellezza dell'accordo

Comunità Missionaria Villaregia (giovani)  

XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (04/09/2005)

Vangelo: Mt 18,15-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 18,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. 18In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.

19In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

L'estate sta finendo, e viene la voglia di mettere in fila i ricordi, di fare il consultivo dei posti visitati durante l'estate, della gente incontrata, delle occasioni mancate, le code sulle strade, i disagi vissuti, e perché no? I tanti momenti belli, le risate con gli amici, un volto nuovo conosciuto, i tuffi nel mare, le scalate in montagna, gli amici conosciuti all'estero... però tutto diventa già nella memoria come un poco sbiadito, tutto sembra già lontano, sfumato, attutito. La vita reale ci riporta alla realtà: ritorniamo ad essere bombardati di notizie, i problemi che avevamo dimenticato ritornano presentissimi nella nostra vita quotidiana. Sì, la vita non consente black out. Ci siamo illusi di aver staccato la corrente, di aver chiuso gli occhi sulla nostra realtà, ma questa ritorna inesorabile. In questo bilancio, quasi mai positivo, di fine estate, c'è il grande assente: Gesù Cristo. Più di altre volte ce ne siamo scordati, forse abbiamo anche visitato una Chiesa, ma come un museo, dimenticandoci che Lui là c'era. E c'era anche in un altro modo, te lo dice la Parola di oggi: "Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".

E' una verità stupenda! Se siamo riuniti nel suo nome Gesù è in mezzo a noi. Lo diciamo tremando, perché è un enorme atto di fede che ci impegnamo a fare. Gesù non è rimasto presente solo nell'Eucaristia, non è di questa presenza che si tratta, ma di un'altra presenza che ha luogo se siamo riuniti nel suo nome.

Gesù ha voluto restare in mezzo a noi anche in questo modo: se ci riuniamo nel suo nome egli è in mezzo a noi, tra te e me, anche se divisi da un cavo telefonico.

Ci sono tanti modi di stare insieme: si sta insieme per giocare una partita, si sta insieme per ridere, per scherzare, si sta insieme in uno scompartimento del treno per ore senza conoscersi, si sta insieme come famiglia. Ma c'è un modo di essere insieme che è garanzia della Presenza di Gesù tra noi: se siamo uniti nel suo Nome.

Ma cosa significa essere riuniti nel suo Nome? Il nome Gesù o Jeshua nella lingua originale, significa Dio salva. Quando lui è tra noi, ci salva, ci libera, ci purifica, ci sana... Gesù ha detto di sé: Io sono la Via, la Verità, la Vita, Io sono la Pace, Io sono la Luce, Io sono l'Amico che ti ama fino a dare la vita. Allora tutte le volte che due o tre cercano la pace, lui è là in mezzo a loro; tutte le volte che due o tre cercano la verità Lui è là in mezzo a loro; tutte le volte che due o tre cercano la via della giustizia, lui è là in mezzo a loro; tutte le volte che abbiamo cercato la Luce, mettendo in comune le idee, i progetti, le speranze, Lui è la in mezzo a noi; tutte le volte che scegliamo l'Amicizia vera, lui è là in mezzo a noi. E questa presenza è potente.

Questa Presenza è la condizione perché la preghiera sia ascoltata, è la garanzia dell'esaudimento della preghiera rivolta al Padre: "Se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà, perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".

Se due si accorderanno: questa parola fa pensare agli strumenti musicali che si accordono tra di loro per poter suonare una sinfonia. Nessun Maestro di musica dà l'attacco per iniziare a suonare una sinfonia con la sua orchestra, se prima non accorda tra loro gi strumenti; nessun Maestro di coro, inizia a cantare, se non si sono prima accordate le voci.

Se guardiamo il dizionario della lingua italiana, alla voce accordare dice: Intonare e armonizzare tra loro strumenti e voci. Alla voce accordo: concordanza di sentimenti, conformità d'idee, essere in perfetta concordia = lo stesso cuore, incontro di più volontà.

L'accordo non è soltanto la bellezza armoniosa di due strumenti o di due voci, ma è la bellezza di due cuori e di due volontà che si uniscono fino ad essere una cosa sola: Gesù Presente tra loro. E' lui che diviene la preghiera che il Padre non può non ascoltare, non accogliere, non esaudire.

A volte ci sembra che la nostra preghiera non sia accolta, ascoltata, ma dov'è Dio? Il vangelo di oggi ci dice una verità stupenda: Dio ascolta la voce accordata, il cuore che vibra all'unisono con l'altro, la volontà che ricerca nell'accordo con l'altro il bene... perché in quell'accordo è presente il figlio amato. Allora è importante che prima di domandare al Padre, ci mettiamo d'accordo con l'altro: uniamo il mio cuore al suo, la mia volontà alla sua.

Allora la preghiera più bella che rivolgiamo a Dio, è quella compiuta nel suo Nome, cioè nell'accordo con il fratello. Dio ci invita ad andare a lui, ad essere lui, ad avere Lui presente tra noi, ad andare a Lui attraverso il fratello. Davanti al nostro individualismo, egoismo, Gesù "gioca la sua carta", ci dona il suo segreto: "Dove due o tre..." Non servono molti. E' sufficiente un altro. Non dice chi, può essere un qualsiasi altro. Gesù non ci complica la vita, anzi rende la nostra esperienza con Lui che vuole essere una Presenza Viva in mezzo a noi, semplice. Non ci chiede di edificare Chiese monumentali per essere presente, ma di essere così come siamo, dove siamo, anche se in due o tre, però riuniti nel suo Nome, riuniti nella pace, nell'amore, nella verità, nella giustizia. Lui ce l'ha promesso si rende presente.

Si racconta nei fioretti di S. Francesco, che un giorno Chiara aveva espresso il desiderio di mangiare una volta con Francesco. Dopo le insistenze dei suoi Frati Francesco accetta di mangiare con Chiara a Santa Maria degli Angeli:

"Fatta l'ora del desinare, si pongono a sedere insieme santo Francesco e santa Chiara, e uno dei compagni di santo Franceco e la compagna di S. Chiara, e poi tutti gli altri compagni s'acconciarono alla mensa umilemente. E per la prima vivanda santo Francesco cominciò a parlare di Dio si soavemente, si altamente, si maravigliosamente, che discendendo sopra di loro l'abbondanza della divina grazia, tutti furono in Dio ratti. Gli uomini da Sciesi e da Bettona vedeano che Santa Maria degli Agnoli e tutto il luogo ardeano fortemente... Per la qual cosa con gran fretta corsono laggiù per ispegnere il fuoco... ma giugnendo al luogo e non trovando ardere nulla, entrarono dentro e trovarono santo Francesco con santa Chiara con tutta la loro compagnia ratti in Dio per contemplazione e sedere intorno a quella mensa umile" (Dai fioretti di San Francesco)

Auguri e buona settimana.

 

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