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TESTO Dio non rispetta i decreti e vuole abbracciarci

don Domenico Bruno  

II Domenica di Quaresima (Anno A) (08/03/2020)

Vangelo: Mt 17,1-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 17,1-9

In quel tempo, 1Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 6All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.

9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Le notizie di questi giorni ci inquietano, ci turbano e ci spingono a perdere la speranza. C'è chi ha paura del virus, chi ha paura delle circostanze presenti, chi ha paura dei giorni che ci aspettano...

Il Vangelo di questa Domenica (Mt 17, 1-9) è così consolante: Gesù dice «Alzatevi e non temete». Essi si alzarono e videro solo Gesù.

Ecco che il Signore ci dice come affrontare questo tempo: alzandoci, non stando in poltrona a farci lavare il cervello da tutto ciò che ci propinano i notiziari, ma darsi da fare cercando di capire come posso intervenire per affrontare questo momento. A tutti capitano situazioni difficili. In questo periodo la stessa situazione la stiamo affrontando tutti insieme. La morte di una persona ci riguarda tutti, la corsa contro il tempo non appartiene solo alla scienza, ma a tutti.

Cosa possiamo fare in concreto? Anzitutto «non temere», non lasciarci spaventare e prendere consapevolezza che le redini di tutto sono nelle mani di Dio. Quindi, chi non può intervenire materialmente, come invece possono fare medici, infermieri, assistenti sanitari, ecc, può intervenire spiritualmente magari pregando che questi facciano bene il loro lavoro.

Avere Gesù nel cuore è importante, crederci fino in fondo è sacro santo, ma non basta. No. Non basta. Dio ha bisogno di sentire la nostra preghiera. Ha bisogno di vedere se sappiamo scomodarci. Troppo facile “pensare” a Gesù e alla Madonna, ben più scomodo è dedicare del tempo per pregare, anche in casa propria, ma pregare. E insegnare ad altri a farlo. Magari insieme.

Ci renderemo conto quanto sia bello stare col Signore che attende di abbracciarci e avvertiremo crescere la fiducia. E finalmente sentiremo cosa ha da dirci il Signore.

- Prego? Come? Quanto? Quando?

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