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TESTO Gesù è luce che guida

don Domenico Bruno  

III Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (26/01/2020)

Vangelo: Mt 4,12-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 4,12-23

12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,

sulla via del mare, oltre il Giordano,

Galilea delle genti!

16Il popolo che abitava nelle tenebre

vide una grande luce,

per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

una luce è sorta.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 19E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

23Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

 

Forma breve (Mt 4,12-17)

12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,

sulla via del mare, oltre il Giordano,

Galilea delle genti!

16Il popolo che abitava nelle tenebre

vide una grande luce,

per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

una luce è sorta.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Mi capita spesso di svegliarmi di notte e nell'oscurità cercare dei riferimenti luminosi che mi permettano di brancolare nel buio. Una volta è successo che non ne trovavo e i fanali di un'auto che passava vicino alla mia finestra mi ha aiutato a vedere.

Così succede anche nella nostra vita: ci sono momenti bui e se non abbiamo qualcuno che ci guidi rischiamo di perderci e di farci male.

Il Vangelo di oggi (Mt 4,12-23) riprende la profezia di Isaia della prima lettura: una luce è sorta per chi viveva nelle tenebre. Il riferimento è inequivocabilmente riferito a Gesù: è lui la luce che guida, è lui che può indicarci la strada giusta per non sbagliare.

Non importa se intorno a te è buio, l'importante è seguire la luce. Spesso ci lasciamo spaventare dal buio solo perché è più grande, e a quella luce in lontananza non le diamo la giusta importanza, ignorando che se la raggiungessimo la sua grandezza sovrasterebbe le tenebre che ci circondano.

Il Signore ci offre ogni giorno soluzioni per affrontare le difficoltà che ci sembrano insuperabili, ma abbiamo bisogno ancora di molta conversione per renderci conto che il regno, Gesù, è già vicino a noi.

- A cosa guardo quando sono nel buio?
- Quanta importanza do al mio buio?

- Dove cerco la luce?

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