PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Is 42,1-4.6-7; Sal 28; At 10,34-38; Mt 3,13-17

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)  

Battesimo del Signore (Anno A) (12/01/2020)

Vangelo: Is 42,1-4.6-7; Sal 28; At 10,34-38; Mt 3,13-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 3,13-17

In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Con la festività odierna, il Battesimo di Gesù, termina la serie delle manifestazioni del Signore. Il 25 dicembre Gesù si è manifestato ai poveri (Maria, Giuseppe, i Pastori); il 6 di gennaio si è manifestato alle gentilmente oggi, sulle rive del Giordano si manifesta al popolo di Israele. Colui che si presenta al giordano per farsi battezzare da Giovanni Battista riceve la solenne consacrazione dal Padre, la cui voce squarciano i cieli: “ Questi è il Figlio mio, l'amato, su di lui ho posto il mio compiacimento”.
Dio vent'anni di anonimato, un'iniziativa inattesa e carica di conseguenze. In mezzo al popolo che Giovanni chiama alla penitenza, Gesù vive un'esperienza indicibile: lui, che è senza peccato, chiede il battesimo del precursore per poter andare incontro ai peccatori e condividerne la sorte. Il cielo stesso rispondeva questo umile slancio, aprendo un varco attraverso il quale lo Spirito discende su di lui e la voce del Padre si fa udire. Da sempre Gesù è il Figlio amato dal Padre, ma in questo momento si trova nella condizione di servo obbediente per realizzare, sotto l'impulso dello Spirito, la costruzione di un'umanità totalmente filiale perché libera dal peccato.
Il Battesimo a qualunque età lo si riceve è un dono di grazia del Signore che ci ha celti per essere suoi da sempre nei Cieli i Cristo. Perciò il Battesimo ci libera dalla schiavitù del mondo e ci dona la libertà dei figli. Dio non dimentica che siamo suoi figli; sta scritto infatti “ Se anche tuo padre e tua madre ti dimenticassero io, dice il Signore, non mi dimenticherò mai di te”. Questa affermazione è una fondamentale verità della vita cristiana.

La liturgia odierna della parola ha inizio con il primo dei “Canti di Jahwè” tratto dal libro del profeta Isaia, che ci presenta “l'eletto”, in cui Dio si compiace. “L'eletto” con la sua voce non si impone in maniera assordante, non spezza la canna incrinata, “non spegnerà lo stoppino dalla fiamma smorta”, ma “proclamerà il diritto con fermezza”. È molto probabile che il secondo profeta Isaia abbia visto come “servo sofferente” il popolo di Israele, disperso fra nazioni ostili. Per cui egli interpreta la dispersione come occasione offerta al popolo per servire Dio facendosi suo messaggero non solo a parole ma soprattutto con l'esercizio della giustizia. La Chiesa ci propone Is 42, 1-7 (quindi con l'aggiunta del v. 5) come prima lettura il lunedì della settimana santa. Questa scelta mi porta a una considerazione: immergiamoci nel Giordano per morire al peccato e risuscitiamo, emergendo, a vita nuova; muoviamo con Cristo i venerdì santo e resuscitiamo con lui, a vita nuova sì ma eterna.

Il Salmista col salmo 28 ci dice che Dio si rivela all'uomo, con tutta la sua grandezza, anche mediante la forza degli elementi naturali come: le tempeste del mare, i tuoni, che a causa della loro potenza abbattono i cedri del Libano. Per il popolo di Israele tutte queste manifestazioni atmosferiche non sono divinità, come per altri popoli, che incutono terrore, al contrario Israele glorifica Dio e unendosi al resto del creato dicono “Gloria1 Dio è re per sempre”.

Nella casa di Cornelio, centurione romano convertito alla fede, Pietro, spinto dallo Spirito Santo, malgrado se stesso (pensava che Gesù di Nazaret fosse venuto nel mondo solo per il popolo dell'alleanza), abbiate il muro della separazione tra ebrei e pagani. Il Cristo non è più, solamente, il Re Messia di un piccolo popolosa di tutta l'umanità; un'umanità da amare perché gia amata da Dio. “Dio non fa preferenze di persone” esordisce, nel brano che abbiamo appena ascoltato. Ancora oggi come allora lo Spirito agisce nelle chiese là dove si è totalmente convinti della portata universale della resurrezione, ossia dovunque c'è dialogo rispettoso con le altre persone e con le altre civiltà.
Il “privilegio” dei figli di Giacobbe comportava e comporta la responsabilità di testimoniare un Dio di libertà che agisce nel mondo; il “privilegio” cristiano comporta di testimoniare che Gesù è il Figlio di Dio Fatto uomo.

“ Gesù dalla Galilea andò nel Giordano” uscendo allo scoperto quello che per trent'anni è stato un mistero avvolto nel silenzio. Vero uomo, ha vissuto un tempo di maturazione, di silenzio assoluto quale Verbo-Parola di Dio. La seconda Persona della SS Trinità, in tal maniera permette a Dio di rendersi accessibile a noi come “Parola”. Da questo momento, chiunque diventi simile a Gesù, il silenzio di Dio diventerà in noi presenza.
Ci sono momenti, della nostra esistenza terrena, in cui il silenzio di Dio è ancora una realtà, che grandemente sconcerta. Per salvarci da questo sconcerto, causato dal peccato, Dio ha mandato sulla terra il Figlio per redimerci e liberarci dal peccato assumendolo lui. È così che Gesù, ascoltato e accolto da noi, ci consente di udire la voce del Padre e diventa “ l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. concludo la riflessione: Se non si accetta di morire, si rinuncia alla possibilità di vivere per l'eternità.

Revisione di vita
- Da battezzati siamo certi che è più giusto imparare ad ascoltare la Voce che viene dal cielo più tosto che lasciarci affascinare da quelle che salgono dal basso?
- Sismo del parere di rinunciare a satana solamente aderendo alla promessa di Gesù al suo Vangelo? Ne troviamo riscontro nella nostra vita quotidiana?
- Dio Padre può dirsi contento di noi, del nostro comportamento, della nostra testimonianza cristiana come coppia e come famiglia?

Marinella ed Efisio Murgia di Cagliari.

 

Ricerca avanzata  (53982 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: