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TESTO La grande gioia del Natale è quel Bambino appena nato

padre Antonio Rungi

Natale del Signore - Messa della Notte (24/12/2019)

Vangelo: Lc 2,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,1-14

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli

e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Nella notte più bella e luminosa della storia dell'umanità viene a noi il Salvatore del Mondo. Anche in quest'anno 2019 Natale si colora di quella vera luce che dirada a noi Gesù Bambino, il Figlio di Dio, in quella grotta di Betlemme da cui è partita la storia della salvezza, portata a compimento da quel bambino appena nato, dopo 33 anni di evangelizzazione e di speranza, dalla culla di Betlemme alla morte e risurrezione.

Il racconto della nascita di Gesù Bambino è ben descritto dall'Evangelista Luca nel suo breve brano che fa da supporto alla nostra riflessione sul Natale. Egli ci racconta come avvenne realmente la nascita di Gesù e lo fa con il tatto umano unico nel suo genere, perché sta a fissare nello scritto il più grande mistero del Dio fatto uomo. Siamo nel tempo del censimento indetto su tutta la terra da Cesare Agusto. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Come era ed prassi tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Il cammino della coppia in dolce attesa è verso Betlemme, dove era fissato il posto per la loro registrazione.
Mentre si trovavano proprio si concluse il periodo di gravidanza dei nove mesi per Maria, che portava nel suo grembo verginale, Gesù. Arrivato il momento del parto ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio. Il luogo dove nasce Gesù è una stalla, che ospitava animali e dove c'era la mangiatoia proprio per essi. Trattandosi di un luogo campestre e collinare, era evidente che in quella regione ci fossero i pastori che, pernottavo all'aperto, vegliavano tutta la notte e facendo la guardia al loro gregge. A questo punto c'è la grande rivelazione e l'annuncio del grande evento. Infatti, un angelo del Signore si presentò ai pastori e la luce divina li avvolse totalmente. Spaventati al primo impatto, furono tranquillizzati dall'Angelo, il quale disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”. Fin qui l'annuncio, la grande notizia della storia che tuttavia andava verificata nella sua autenticità. E allora, l'Angelo diede loro l'opportunità di verificare quello che aveva detto, mediante l'indicazione di un segno particolare: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». A quel punto si scatena l'armonia celeste sulla grotta dove era nato Gesù. Infatti, subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Il Natale è qui sintetizzato: la nascita del redentore, l'annuncio di essa ai pastori, la gioia di questa nascita per il cielo e per la terra, la luce che dirada le tenebre del peccato e dell'errore per far spazio alla verità e alla grazia.

E il profeta Isaia a sottolineare questo aspetto importantissimo della venuta del messia. Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Oltre la luce c'è anche la dimensione gioiosa del Natale: hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Ma poi il Natale è anche la festa della liberazione dell'uomo da ogni forma di schiavitù, perché il Signore ha spezzato il giogo che opprimeva il suo popolo, come pure ha spezzato la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino. Tutto questo ha fatto quel bambino che è nato per noi, e in Maria ci è stato dato il figlio di Dio. Questo piccolo grande Dio ha sulle sue spalle il potere non di ordine temporale, ma spirituale ed eterno. Egli è consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Mediante la sua presenza nel mondo sarà grande il potere dello spirito e la pace non avrà fine. In Lui, con Lui e per Lui saranno consolidati e rafforzati il diritto e la giustizia. Sarà una rinascita personale e generale dell'umanità, nel segno di quel Bambino appena nato.

Sia questa l'umile preghiera che rivolgiamo a Gesù Bambino in questa notte santa di Natale 2019.
O Gesù, Redentore del mondo, atteso dalle genti e nostro salvatore, vieni presto e non tardare a sanare le ferite del cuore umano.
Vieni, Signore della vita, a portare gioia e felicità, nelle nostre vite, segnate da tante sofferenze del corpo e dello spirito, che solo Tu puoi guarire, con la forza risanatrice della grazie divina.
Vieni in questa notte, attesa da tutti i popoli, a portare luce e conforto a chi brancola nelle tenebre del dubbio, del peccato e della tristezza dell'anima.
Signore vieni nelle famiglie, nelle nostre case nelle nostre città, nei nostri paesi, nei borghi e nelle periferie più dimenticati di questo bellissimo mondo che Tu hai creato.
Gesù Bambino, fa' che nessuno al mondo debba essere triste per mancanza d'amore, del Tuo amore, del nostro amore, dell'amore dei propri cari e di quanti si sono impegnati ad amare.
Fa' che in ogni mente ed in ogni cuore si accenda ardente il fuoco dell'amore, della misericordia, del perdono, e di quella carità, che continui a irradiare da Betlemme, a tutta l'umanità.
Su tutta la terra, come nella notte santa di Betlemme, rifulga la stella cometa della tua luce potente che illumina il cammino di ogni credente, o divin Bambinello. Amen.

 

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