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TESTO Commento su Matteo 11,2-11

padre Paul Devreux

III Domenica di Avvento (Anno A) - Gaudete (15/12/2019)

Vangelo: Mt 11,2-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò 3a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparerà la tua via.

11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

"Sei Tu quello che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?”

Giovanni Battista, dal carcere, rivolge questa domanda a Gesù. Può essere rivolta con tono di speranza, ma anche di disappunto, di rimprovero. Forse Giovanni Battista è deluso o pensa di avere sbagliato persona indicando Gesù come Messia.
Aveva capito che il Messia doveva venire, che Il Signore doveva mandarlo perché tante cose non andavano bene. Vedeva tante ingiustizie e anche tanti peccatori, e pensava che il Messia sarebbe venuto a rimettere ordine facendo giustizia ai buoni e punendo i peccatori.

Facciamo fatica a capire la risposta di Gesù perché per noi, oggi, i ciechi, gli zoppi, i lebbrosi, i sordi, non sono peccatori, mentre al tempo di Gesù erano considerati tali. Ma proviamo a sostituirli con politici corrotti, preti pedofili, violentatori, assassini, scassinatori, truffatori e tutto ciò che più ci rabbrividisce. Quelli che secondo noi, anche Dio dovrebbe punire e fulminare. Così capiamo lo scandalo e il disappunto di Giovanni Battista.
Gesù lo capisce, e non lo rimprovera. Semplicemente gli spiega, con degli esempi concreti, che Lui non è venuto a punire ma a salvare; a salvare tutti, anche quelli che io considero da non salvare o insalvabili. Lo fa andandogli incontro e amandoli perché riesce a vedere in loro dei figli di Dio, e non solo dei disgraziati.

Questo Dio misericordioso scandalizza, mentre quello che punisce intimorisce non scandalizza, perché è come noi.
Capito questo, anche io devo pormi questa domanda: ”Sei Tu quello che voglio che venga, o preferisco aspettare un altro? Per esempio un dittatore che rimetta tutto a posto? A quale Vangelo, a quale Buona Notizia decido di aderire?”

 

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