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TESTO Il Vangelo e' per tutti: senza esclusioni

padre Romeo Ballan  

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XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (14/08/2005)

Vangelo: Mt 15,21-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 15,21-28

In quel tempo, 21partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 25Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Riflessioni

Il tema centrale delle quattro letture bibliche di questa domenica è la salvezza offerta liberamente da Dio, senza esclusioni, ad ogni persona, a tutti i popoli. Questa affermazione teologica, che per noi, oggi, è chiara e fuori di discussione, fu invece una conquista assai travagliata per la comunità dei giudeo-cristiani per i quali Matteo scriveva il suo Vangelo. È noto l'esclusivismo con cui l'Israele antico e quello contemporaneo di Gesù vivevano la salvezza e l'alleanza come proprietà private del popolo eletto, a fronte dei "pagani, che agli occhi dei giudei erano considerati cani" (epiteto spregiativo), come annota la 'Bibbia di Gerusalemme' su Mt 15,26. Il libro degli Atti, la complicata gestione del caso di Cornelio per Pietro e la comunità (Atti 10-11), il dibattito nel Concilio di Gerusalemme (Atti 15), le controversie di Paolo con i giudeo-cristiani sono chiare testimonianze di quanto sia stato difficile per la Chiesa primitiva l'ammissione di pagani convertiti.

Il testo di Isaia (I lettura) offre un respiro di universalità: gli stranieri entrano con gioia nella casa di preghiera, i loro sacrifici salgono graditi a Dio nel tempio che Egli aprirà a tutti i popoli (v. 7). Tale apertura universale, cantata con letizia anche dal salmista (salmo responsoriale), restava ancora condizionata all'osservanza del sabato e del pellegrinaggio al monte santo (cf. Is 56,6-7), elementi che diverranno caduchi dopo la risurrezione di Gesù. Il travaglio della crescita verso l'universalità è patente nel dialogo e nel miracolo di Gesù con la donna cananea (Vangelo), originaria di Tiro e Sidone, che l'evangelista Marco insiste nel descrivere come straniera e pagana: "era greca, di origine siro-fenicia" (Mc 7,26). Il lento superamento dell'esclusivismo appare chiaro, alla fine, nell'ammirazione di Gesù per la fede di quella donna pagana e straniera: lei è cosciente di non essere figlia, ma cagnolino, che chiede almeno le briciole dei padroni (cf. v. 26-27). Gesù esalta la fede "davvero grande" (v. 28) di quella madre, la esaudisce guarendone all'istante la figlia malata. Proprio come aveva guarito il servo del centurione pagano di Cafarnao, lodandone la fede come primizia dei molti nuovi commensali del Regno, che "verranno dall'oriente e dall'occidente" (cf. Mt 8,10-13).

Dopo questi fatti, è ormai chiaro che la vera appartenenza al popolo eletto avverrà non più per la via razziale, ma per la fede, che è sempre e soltanto un dono della misericordia gratuita di Dio, Padre di tutti. Dei Giudei prima e poi dei pagani, come insegna Paolo ai Romani (II lettura): la priorità salvifica dei Giudei è vera, ma solo temporanea; non significa esclusione degli altri popoli. Tutti sono stati ugualmente disobbedienti e infedeli a Dio: i pagani prima, e ora anche i Giudei; ma adesso Dio vuole usare a tutti misericordia (cf v. 32): Allo stesso modo! È questo il mistero dell'amore misericordioso di Dio. Per tutti! Questa è la bella notizia missionaria di cui il mondo ha bisogno. Per la sua vita e la sua gioia! *

Oggi, il pericolo per le Chiese locali non è più tanto quello di negare l'ammissione di tutti alla salvezza in Cristo, ma di considerare, nella pratica, il Vangelo come proprietà privata: non si nega che tutti siano ugualmente chiamati a conoscerlo, ma, di fatto, si fa poco o nulla per annunciarlo a quanti ancora non lo conoscono. Si pensa: 'Sì, ne hanno il diritto, ma possono aspettare ancora!'. Occorre quindi scoprire la missione come un dono e un impegno urgente. A questo ci invita lo stesso Matteo: "Andate, dunque, e ammaestrate tutte le nazioni" (Mt 28,19).

Parola del Papa

* "La Comunità cristiana si sente vicina a quanti vivono questa dolorosa condizione (rifugiati); si sforza di sostenerli e in diversi modi manifesta loro il suo interessamento e il suo amore che si traduce in concreti gesti di solidarietà, perché chiunque si trova lontano dal proprio Paese senta la Chiesa come una patria dove nessuno è straniero".
Benedetto XVI

Per la Giornata Mondiale del Rifugiato - Roma, Angelus 19 giugno 2005

Sui passi dei Missionari

- 14/8: S. Massimiliano M. Kolbe, francescano conventuale polacco, fondatore della Milizia dell'Immacolata in Europa e Giappone; si offrì a morire al posto di un padre di famiglia ad Auschwitz (+1941).

- 15/8: Solennità dell'Assunzione di Maria al Cielo. L'attività missionaria della Chiesa porta a compimento la profezia di Maria: "tutte le generazioni mi chiameranno beata" (Lc 1,48).

- 15/8: B. Isidoro Bakanja, giovane catechista morto in una piantagione del Congo-Belga (+1909), in seguito a percosse subite dal colono, al quale egli perdonò.

- 16-21/8: XX Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia, con il tema: "Siamo venuti per adorarlo" (Mt 2,2). Il Papa Benedetto XVI vi parteciperà nei giorni 18-21/8.

- 18/8: B. Alberto Hurtado Cruchaga (1901-1952), gesuita cileno, fondatore dell'Hogar de Cristo per accogliervi i senza tetto. Sarà canonizzato a Roma il prossimo 23 ottobre.

- 19/8: Bb. Ludovico Flores e 14 compagni martiri (Nagasaki +1622), fra missionari stranieri e navigatori giapponesi.

- 19/8: S. Ezechiele Moreno Díaz (+1906), degli Agostiniani Recolletti spagnoli, missionario nelle Filippine e Sudamerica; fu vescovo di Pasto (Colombia).

- 20/8: S. Bernardo (1091-1153), abate e dottore della Chiesa, riformatore dell'Ordine cistercense; percorse l'Europa in missioni di pace e unità.

 

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