PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Popoli tutti, lodate il Signore (207)

don Remigio Menegatti  

XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (14/08/2005)

Vangelo: Mt 15,21-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 15,21-28

In quel tempo, 21partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 25Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Per comprendere la Parola di Dio alcune sottolineature

La prima lettura (Is 56, 1.6-7) presenta la salvezza come dono destinato a tutti i popoli disposti a seguire il diritto e praticare la giustizia, ovvero vivere la legge di vita che il Signore propone ad ogni uomo. Dio affida questo tesoro al popolo eletto, incaricandolo di condividerlo con tutte le nazioni della terra. Il tempio di Dio, la casa dove lui abita, è quindi aperto a tutti i figli che lo riconoscono come Padre.

Il vangelo (Mt 15,21 -28) mostra una concreta realizzazione di questa promessa: anche la donna che abita nelle regioni di Tiro e Sidone ottiene la guarigione della figlia, che era tormentata da un demonio. Gesù supera la mentalità, spesso piuttosto chiusa, che considerava gli stranieri come "cagnolini" a cui non dare il pane destinato ai figli, ovvero al popolo della prima alleanza.

Salmo 66
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,

fra tutte le genti la tua salvezza.

Esultino le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con giustizia,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio,

e lo temano tutti i confini della terra.

Il salmo sembra suggerire le parole alla donna Cananea: anche lei chiede a Dio di avere pietà e di benedire sua figlia. Infatti vuole scoprire il vero volto del Signore, un Dio che si prende cura di tutti i figli che ha generato.

Sicuro della salvezza che Dio sa concedere a tutti gli uomini, il salmista invita ciascuno ad unirsi alla gioia che nasce dal gustare la provvidenza di Dio.

Il Signore usa giustizia nel guidare la storia. Ha chiamato un popolo e lo ha riempito di tanti doni, perché questi primi figli annuncino il suo amore a tutte le genti. Il dono di Dio apre alla ricerca, e rende quindi possibile la fede anche chi sembrava inizialmente estraneo alla salvezza.

Un commento per ragazzi

È un'esperienza che io non ho vissuto direttamente; ma ho potuto conoscerla attraverso tanti ragazzi e incontrando diverse famiglie. Si tratta di quando i genitori comunicano l'attesa di un altro figlio. Mi ricordo l'espressione bellissima di Davide che ha annunciato al gruppo sposi, a cui partecipavano i genitori: "Divento fratellino". Poi infatti è nata Alice. "Divento fratellino", perché la cosa non riguarda solo il papà e la mamma che diventano genitori di un altro bambino. Anche i figli hanno la possibilità di crescere: non solo come numero, ma anche, e soprattutto, come qualità. Sono chiamati ad aprire il cuore e la mente ad un nuovo fratello. Lo spazio va condiviso e forse il tempo va spartito. L'amore dei genitori è sempre grande, perché loro amano ciascuno dei figli con la totalità dell'amore. Non ci dovrebbe essere motivo di dar spazio a gelosie. L'amore rimane completo per tutti.

E se ciò nelle nostre famiglie non funziona sempre al meglio, non esistono tali difficoltà nella grande famiglia di Dio.

Lui infatti non priva dell'amore alcuni perché ama anche altri. Il suo amore è così grande che può soddisfare il desiderio di tutti, senza che alcuno si senta impoverito.

Gesù supera la mentalità della sua gente, che considerandosi giustamente il popolo eletto, arriva però – e qui ingiustamente – a disprezzare gli altri. Gesù è il figlio più grande che spiega ai suoi fratelli che l'unico Padre che li ha generati non deve spartire tra tutti il suo amore. Lui lo sa dare in maniera piena, completa, sufficiente a ciascuno. Un amore da cercare con la grinta e la decisione della donna che abita in un territorio considerato estraneo all'alleanza. Una donna che non si ferma di fronte alle difficoltà, come possono apparire da subito le prime parole di Gesù. Parole severe, che vengono poi superate dalle altre: "Danna, davvero grande è la tua fede!" Dio è creatore e Padre di ogni uomo, perché manifesta pietà e usa misericordia con ogni figlio che ha generato. Gesù ce lo conferma con le sue scelte.

Quando nascono dei figli, una difficoltà che a volte incontrano i genitori è gestire la gelosia dei figli più grandi. Un modo importante è dare spazio e confidenza, far sentire "grandi" e quindi responsabilizzare i figli nati per primi.

Se anche noi scopriamo che è bello accogliere altri fratelli, che non perdiamo nulla dell'amore di Dio, allora vediamo che il nostro desiderio di conoscere e diventare amici di tanti ci porta alla vera gioia. Vediamo che abbiamo molto da imparare da Dio per essere sempre a lui; amando come lui.

Un suggerimento per la preghiera

Signore, "rivestici dei tuoi sentimenti", diremo nella preghiera iniziale della messa di questa domenica.

Vogliamo assomigliare a te, godere, con te e come te, dell'amore del Padre. Un amore senza confini, perché sappiamo di che colore è la pelle di Dio: ha tutte le tonalità del mondo, perché nessuno si senta escluso, ma soprattutto perché c'è un solo Padre di tutti, che ama ciascuno con la totalità del suo amore.

"Rivestici dei tuoi sentimenti", ma non solo all'esterno, all'apparenza. Cambia il nostro cuore; fa' che assomigli al tuo.

Libri di don Remigio Menegatti

 

Ricerca avanzata  (54029 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: