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TESTO Commento su Giovanni 14,21-26

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della V settimana di Pasqua (19/05/2003)

Vangelo: Gv 14,21-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

"Se qualcuno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui."

Come vivere questa Parola?

Dopo aver detto che molti traducono "in lui", anziché "presso di lui", c'è da osservare qualcosa di estrema importanza. Questo testo rivela l'intensità di un amore che, da parte di Dio, diventa promessa di un'inimmaginabile intimità. Ancora una volta l'evangelista Giovanni (l'evangelista dell'amore) c'introduce nelle profondità del mistero di Dio-Amore. Però bisogna anche notare che ci mette al riparo da ogni illusione. In lui la dimensione della profondità va di pari passo con quella della concretezza, del realismo inequivocabile. Dice infatti: "Chi mi ama osserva la mia parola", cioè traduce in pratica di vita i miei insegnamenti. L'aspirazione tipica dell'uomo di oggi è, anche in modo vago e spesso distorto, aspirazione alla mistica. Si vuole cioè essere introdotti nel mistero di Dio; giustamente non ci si accontenta più di una fede divenuta solo norma morale o addirittura moralistica. E ciò è molto positivo! L'inquietudine del cuore umano è infatti, come per S.Agostino, l'ago magnetico di una bussola che, pur dentro il suo oscillare, cerca Dio. Bisogna però fare chiarezza. Se "osservi" (=traduci in vita) la Parola del Signore a cominciare dai comandamenti, se orienti le tue giornate al primato di tutto, che è il comandamento dell'amore vicendevole, allora sì che a un certo momento, in qualche modo sperimenti che Dio Padre Figlio e Spirito Santo, Dio-Amore trinitario abita in te. E ciò con tutte le conseguenze del caso, che sono profonda pace e più ampia capacità di amare.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, passo del tempo alla gioia del ringraziamento. Lascio che questa Parola mi penetri, mi rassereni, mi dia la misura di quanto vale la mia persona, la mia vita, il mio stesso corpo, dentro questa intimità col Signore. Intanto prego:

Mio Dio, Trinità che adoro, rimani in me e fa' che io rimanga talmente nel tuo amore da scaraventare fuori dalla mia vita ogni illusione: la pretesa di possederti senza unire la mia volontà alla tua che sempre mi comandi di amare il mio prossimo.

La voce di un grande Padre della Chiesa

Colui che ama veramente Dio, ne osserva i comandamenti, e Dio entra nel suo cuore e vi rimane, perché l'amor di Dio riempie talmente il suo cuore, che al tempo della tentazione, non si muove. Questi, allora, ama davvero, poiché un piacere illecito non ne cambia la mente.
S.Gregorio Magno

 

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