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TESTO Commento su Col 3,12-13

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (11/09/2003)

Brano biblico: Col 3,12-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,27-38

27Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.

29A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 30Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

31E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

DallaParola del giorno

"Rivestitevi, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri"
Come vivere questa Parola?

Ecco, Paolo aveva invitato a deporre l'abito vecchio dei vizi e di ogni menzogna esistenziale. Ora invita a rivestirsi. Come? L'indicazione è precisa e fondamentale. Non come gente che con erculeo sforzo volontaristico cerca di essere a modo. Ma come "eletti, santi e amati". Per un vero cammino spirituale non si è mai abbastanza interiorizzato proprio questa che è la nostra identità profonda. Se siamo "eletti", quel Dio che ci ha scelti e chiamati, forse non ci darà man forte? Se siamo santi ossia "partecipi – come dice S.Pietro – della divina natura" se siamo amati cioè avvolti e penetrati dalla tenerezza di chi ci ha creati e ci vuole salvi, come non accedere a quel modo di essere che fa di noi degli uomini e delle donne veramente tali in chiave di vera appartenenza a Gesù? Allora ecco i rapporti nuovi all'insegna di vere strategie di positività e di amore. Il sentire misericordioso, pieno di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza, il portare i pesi gli uni degli altri, il perdono facile anche dentro situazioni difficili non solo diventa auspicabile ma possibile e perciò desiderato da Dio e realizzato da noi, con l'aiuto della sua grazia, in qualsiasi ambiente egli ci venga "seminando".

Oggi, in un rientro al cuore, cerco anzitutto di sostare un momento quieto e consapevole della mia identità profonda di "eletto" "santo" (per il battesimo in atto!) e "amato". Poi passo in rassegna le indicazioni strategiche e i mezzi che il Signore vuol darmi perché io stabilisca rapporti di luce essendo rivestito di tutto punto di ciò che è lui in definitiva a donarmi.

Signore Gesù, ancora e sempre ti chiedo di rivestirmi di te. Che io mi percepisca eletto, santi, amata da te e perciò abilitato a prendere come miei indumenti quelle virtù umane e cristiane che rendono bella la vita perché intessuta d'amore

La voce di un contemplativo

Tu non sei affatto su questa terra uno straniero per Dio né un semplice viandante nella vita, ma fai parte della società dei santi e della famiglia di Dio. Per questo, o santo fratello, considera questo Gesù nel quale hai le tue radici di vita divina, guarda ciò che egli è in se stesso, ciò che è per te, al fine di conformare la tua vita alla sua.
F. Polline

 

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