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TESTO Commento su Gv 21, 15

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della VII settimana di Pasqua (07/06/2019)

Vangelo: Gv 21,15-19 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 21,15-19

15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

“Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro? “
Gv 21, 15

Come vivere questa Parola?
Gesù mette un po' alla prova Pietro. Egli si è dimostrato fedele ed infedele, sciocco ed intelligente allo stesso tempo. Eppure la scelta di Gesù non cambia. Lo vuole capo e pastore del gregge. Lo vuole pescatore di uomini e capo della nascente comunità cristiana, della Chiesa. Non lo vuole perfetto e infallibile, ma lo desidera consapevole della propria fragilità e della propria forza. Lo desidera “perdonato” e consapevole di essere tale. Lo desidera umile, abbandonato e per questo fedele. Se dovessimo guardare con occhi disincantati la storia di Pietro non ha nulla di eroico, di nobile e di desiderabile. Eppure è uno dei testimoni privilegiati che Dio stesso ci mette davanti, a modello della novità che la sua Parola ha portato. Nell'amore accolto e corrisposto si trasforma la fragilità in forza, l'infedeltà in fedeltà, la paura e la viltà in coraggio e parresia.

Signore, Pietro illumini le nostre contraddizioni e ci aiuti a vederle come terreno possibile di incontro con te, per fare con te meraviglie, oltre la misura che siamo noi, che noi vorremmo determinare.

Dalla sequenza allo Spirito Santo
“Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.”

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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