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TESTO UN AMORE SENZA DISTANZE

don Mario Simula  

Santissima Trinità (Anno C) (16/06/2019)

Vangelo: Gv 16,12-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Se voglio trovare una espressione semplice per dire al mio cuore e alla mia mente la Trinità Santissima, me la suggerisce Gesù stesso. “Tutto ciò che è del Padre appartiene a Gesù, il Figlio.
Chi potrà introdurci in questa ineffabile e gioiosa Verità-Esperienza? Lo Spirito Santo che per amore ci rivelerà ogni cosa. Lui Maestro, Lui Vento che ispira, Lui Fuoco che custodisce l'Amore”.
Il segreto del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo è vicino a noi, è dentro di noi. Il segreto è l'Amore. Di quale acqua, di quale cibo, di quale consolazione ha bisogno l'uomo? Dell'Amore. Il nostro cuore non è troppo piccolo per contenere l'ineffabile Trinità. Il Padre lo dilata per Amore, il Figlio lo purifica con l'Amore, lo Spirito Santo lo colma di Amore. Questa è la danza gioiosa di Dio.
Coinvolge tutta la creazione. Accoglie nel suo cerchio infinito l'uomo. La Santissima Trinità ha contagiato di felicità l'universo. Ha contagiato anche noi per mezzo di Gesù. E' Lui che, mediante la fede, ci permette di entrare in questa grazia sublime, nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza. Nemmeno le tribolazioni ci impediscono di godere del privilegio di appartenere alla Trinità Santissima. Anzi la Trinità ha piantato la tenda nel nostro cuore e in mezzo a noi. Quando soffriamo, quando siamo tribolati a causa del vangelo, quando la sofferenza ci tocca nel vivo a causa dell'Amore, possiamo vantarci, possiamo gioire, perché la Trinità ci sta conducendo verso l'esperienza della pazienza. Patiamo con Cristo, e questa pazienza produce in noi una virtù, una forza, una energia provata; e la virtù provata fa nascere in noi il dono inestinguibile della speranza.
Se ci fermiamo umili, imploranti, fragili, a contemplare l'Amore della Trinità in noi, quell'Amore che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo, ci accorgeremo che la nostra speranza non ci delude mai. Mai. Avviene quello che nessuna creatura vivente avrebbe mai potuto immaginare: la Famiglia di Dio, il Dio unico indivisibile che è Padre amante, che è Figlio condivisione del nostro dolore, che è Spirito Santo esperienza estasiante di gioia, ci include come figli di adozione nel suo vortice di tenerezza e di bellezza.
La Trinità non è un mistero per i nostri pensieri impegnati. La Trinità è per noi un'esperienza.
Un'esperienza permanente, continua, che ogni giorno ci costruisce come un solo corpo e un solo spirito. Lo chiediamo sempre nella preghiera, lo chiediamo al Padre dicendogli: “Padre, guarda con amore questa vittima immolata davanti ai tuoi occhi. E' il Corpo e il Sangue del Tuo Figlio Gesù, e per la pienezza dello Spirito Santo concedi a noi di diventare una cosa sola in Cristo”.
Comprendiamo bene che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, si donano a noi perché guardando il loro Amore senza inizio né fine, impariamo la fraternità tra di noi. Cos'altro può convincere il mondo, oggi, della bellezza e dell'Amore di Dio, se non la fraternità tra noi? Chi incontra una comunità che si ama, incontra il Padre. Chi incontra una comunità che si perdona, incontra il Figlio.
Chi incontra una comunità costruita sul fuoco incandescente dell'Amore, incontra lo Spirito Santo.

Noi, piccolissime creature, un puntino nel cosmo, un nulla negli infiniti cieli, noi siamo la passione di Dio a tal punto che Lui, Dio, ci fa entrare nel circuito estasiante della Sua Vita.
Gesù, mostraci il Padre: questo ci appaga. Gesù, mostraci lo Spirito Santo e saremo sicuri nell'Amore. Aiutaci a conoscere Te, Figlio amatissimo del Padre, e anche noi proveremo ad amarti, e ti seguiremo.
Tu, Gesù, ci condurrai per mano lungo i sentieri di Dio. Bussola per orientarci, Sole per ritrovare la strada. Con Te, all'alba e al tramonto, da oriente a occidente, vedremo solo Dio, tutto in tutti, inno universale ieri, oggi e sempre.
Con Te, Gesù, una sola cosa. Guidati dall'amore del tuo Spirito, ma una cosa sola nel Padre.
Le nostre parole, Gesù, sono un balbettio. Un'articolazione affettuosa e tenerissima di un bambino che dice a te parole sconclusionate, parole apparentemente senza senso. Sospiri dell'Amore. Sospiri che solo chi ama comprende, accoglie e vive con commozione.
Gesù, io sono nel cuore della Trinità Santissima come un bimbo svezzato in braccio a sua madre. Il fanciullo che sbircia lo sguardo di Dio e il Volto di Dio e si aspetta una risposta di compiacimento, una carezza, un abbraccio interminabile.
Mi sento dentro una umanità che piange e soffre. Vivo accanto a uomini e donne che le prove strangolano. Tocco con mano, dentro di me, il fango del peccato e dell'infedeltà. Gesù, prendimi per mano. Lungo il viaggio, istruiscimi. Nelle soste fammi sperimentare la tua dolcezza. Negli smarrimenti lavora a fondo nel mio cuore trasformandolo in fiamme d'amore.
Gesù, la Trinità mi ha fatto perché io entri in comunione con la sua Bellezza e il mio cuore provi inquietudine finché non riposa nell'intimità dello stupore di Dio.
Ti accorgi Gesù, che io ho bisogno del Padre, per non morire di orfanezza? Ti accorgi, Gesù, che io ho bisogno di Te, Figlio, per non rimanere a contorcermi nel fango? Gesù, ti accorgi che ho bisogno dello Spirito Santo per essere sollevato su ali d'aquila fino alle altezze vertiginose di Dio Uno: Padre, Figlio, Spirito Santo? Il mistero della tua Famiglia Divina fino a ieri mi sembrava lontanissimo, inaccessibile, un'alchimia dottrinale. Oggi mi è vicino, mi diventa familiare, diventa per me desiderio. Ciò che non capisco con l'intelligenza, me lo spiega, e me lo fa sperimentare il cuore. Gesù, questo desidero: che il mio cuore sporco, piccolo, gretto, inguardabile, diventi la casa della Trinità. E io con Voi. E io con Dio. Ma anche tutti noi, fratelli diversi, e ugualmente amati, immersi dentro l'amore che non si estingue, perché è da sempre ed è oggi e sarà per sempre.
Perdonami, Gesù, se ho avuto l'ardimento di pregare con parole mie, mettendo a nudo il mio amore per Dio.

 

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