TESTO Commento su Gv 15,12-15

“In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi».
Gv 15,12-15

Come vivere questa Parola?
Com'è importante che, aiutati dallo, Spirito Santo, possiamo penetrare in queste parole di Cristo Gesù! Ci rendono infatti profondamente persuasi che, in questo estremo saluto ai Suoi che stava per lasciare, il Signore esprime tutta la forza e la preziosità di una raccomandazione che non è coercizione ma piuttosto un imperativo di amore.
Il fatto di essere stati scelti e mandati a proclamare la Buona Notizia del Vangelo è correlato dalla certezza che ciò fruttificherà salvezza per molti. Anche perché ciò avverrà come esito della preghiera di Gesù al Padre, quando è Egli stesso a viverla, renderla accetta a Lui.
Di qui la conclusione di quanto Gesù sta dicendo. Egli rivela dunque quel che, in linea col Padre suo, chiede agli uomini: ciò che più conta di amarsi vicendevolmente.
Non è questa la sintesi e l'apice di ciò che più conta nella nostra vita quaggiù? Sì l'amarci, cioè volere il bene l'uno dell'altro, cercare sempre ciò che è luce e gioia del cuore: l'uno dell'altro.
È questa la verità profonda, il valore essenziale e insostituibile della nostra identità di donne e uomini quaggiù.

La voce di Maria Santissima: la testimone per eccellenza
“Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente”

Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org