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TESTO L'ascolto: il trucco della vita!

don Maurizio Prandi

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IV Domenica di Pasqua (Anno C) (12/05/2019)

Vangelo: Gv 10,27-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 10,27-30

27Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30Io e il Padre siamo una cosa sola».

Domenica scorsa la domanda sull'amore: mi ami? Mi vuoi bene? Ha chiesto Gesù a Pietro. Che bello! Che cosa cerca Gesù in noi? L'amore, perché è l'amore che resta per sempre. Non cerca quello che non va, anzi! Cerca proprio quello che va! Cerca l'amore Dio, perché ne ha bisogno! Gesù dice a Pietro che lui non è quel tradimento ma è l'amore che ha! E lo chiede tre volte, perché l'amore, il voler bene a qualcuno non è un'amozione, ma un andare in profondità!

Il vangelo di oggi è breve, certo, ma contiene alcune affermazioni pesantissime!
Le mie pecore ascoltano. Nella lingua di Gesù non esiste il verbo obbedire, c'è il verbo ascoltare; ricordo che in seminario, andando a condividere con alcuni giovani della Valfontanabuona un pezzo di cammino, dicevamo che “l'ascolto è il trucco della vita”! per vivere bene è necessario ascoltare, riconoscere la voce di Gesù. L'udito, per ciò che riguarda la fede, è il senso fondamentale. Penso invece a quanto io abbia bisogno di vedere per credere, ma pretendere di vedere per poter credere è roba da idolatri. Idon in greco è l'occhio e ogni volta che io voglio vedere sono un idolatra!
Io le conosco. Che bello! Nella bibbia il verbo conoscere è qualcosa di molto impegnativo perché dice una relazione intima; conoscere è una esperienza, non è un dato intellettuale, non è qualcosa di emozionale o di epidermico. Conosciuti da Gesù, capiti! Che consolazione quando qualcuno ci capisce, quando qualcuno riesce a capire cosa abbiamo nel cuore, quando ci fanno il regalo giusto, proprio quello che ci aspettavamo o quando ci prendono per il verso giusto, quando qualcuno non si arrabbia per la prima cosa che diciamo perché comprende che non c'era malizia in quello che volevamo dire. Io ti conosco e ci sentiamo accompagnati nel nostro malessere, disagio, scomodità perché l'amore è una questione di relazione, non un qualcosa da appagare. Non è rimanere sulla superficie ma è andare dentro, al centro, al cuore. Gesù, (è un pensiero di don Fabio Rosini al quale faccio riferimento per questi pensieri), ci vuol dire che si è cristiani perché si è conosciuti da lui e non perché abbiamo aderito a delle regole!

Bello anche quello che dice dopo: nessuno ci può rapire, nessuno ci può portare via dalle mani del Padre! Poveri sì, ma amati e da questo amore nessuno ci può strappare! Sono così ansioso e preoccupato a volte, perché non vivo le mie povere cose di fronte al Padre. Dio ci ama: è questo il Padre che ci tiene stretti nel suo abbraccio, non altro!

 

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