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TESTO Epifania del Signore

don Roberto Rossi  

Epifania del Signore (06/01/2003)

Vangelo: Mt 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

6E tu, Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:

da te infatti uscirà un capo

che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

E' l'Epifania del Signore. L'Epifania, che significa manifestazione del Signore, ha sempre rivestito un significato grande per i cristiani, perché celebra e realizza l'incontro tra Dio e l'uomo, tra la bontà e l'amore infinito di Dio che si fa conoscere e l'umanità che è sempre alla ricerca della luce e della salvezza, debole ma assetata di verità.

La liturgia presenta tre particolari manifestazioni di Gesù salvatore: la manifestazione ai magi, la manifestazione al battesimo del Giordano, la manifestazione alle nozze di Cana. Oggi celebriamo la prima, le altre nelle prossime domeniche.

Nella manifestazione o epifania ai Magi possiamo sottolineare alcuni elementi importanti.

* Dio ha manifestato tutto il suo amore all'umanità facendosi bambino; possiamo qui richiamare tutto ciò che abbiamo celebrato e meditato nelle feste natalizie. Dio che aveva parlato in molti modi nella storia ora si è fatto uno di noi, Lui è diventato l'Emanuele, il Dio con noi. "E' apparsa e si è manifestata la bontà di Dio, nel suo Figlio fatto uomo per la nostra salvezza". Ha scelto uno stile diverso dalla mentalità mondana: ha scelto la semplicità, la povertà, l'annientamento. I grandi della terra non se ne accorgeranno e per paura di perdere il loro potere umano diventeranno i persecutori, come ad es. Erode.

* Gesù si fa conoscere ai pastori, perché gente semplice; si fa conoscere ai magi, perché sono sapienti, ma umili, sempre alla ricerca della verità e del nuovo che lo Spirito di Dio può portare. Affrontano la fatica della ricerca, seguono i segni di Dio (la stella), ma chiedono aiuto anche a chi li può indirizzare, affrontano il sacrificio e i rischi della persecuzione. Ma Dio li ricompensa e risponde pienamente alle loro attese e si fa conoscere nella sua verità di Figlio di Dio Salvatore. Ed essi "credono" e adorano e tornano alla loro vita con la certezza di Dio nel cuore. Uno scrittore descrive così: "E raggiunto l'irraggiungibile, cantarono: Alleluia!"

* Questa epifania ai magi sottolinea il fatto che Gesù è venuto per tutti, che la sua salvezza è per tutti i popoli, che desidera farsi conoscere da tutti popoli perché tutti possano accoglierlo come il loro salvatore. Non c'è distinzione di razza o lingua... l'amore di Dio è per tutti, la sua salvezza è offerta in abbondanza e il cuore di chiunque cerca sinceramente la verità può conoscere il Signore, credere in Lui e trovare il lui il senso pieno della propria vita.

* Questo ci porta a lodare il Signore per il suo amore universale e ci coinvolge come credenti perché siamo chiamati a collaborare alla missione di Gesù e della Chiesa, per aiutare gli uomini nel cammino della fede, della ricerca, dell'incontro con il Signore. Noi, che abbiamo il dono della fede, non dobbiamo tenerla per noi, ma offrirla agli altri, a più gente possibile, con la preghiera, la testimonianza, l'impegno cristiano, l'aiuto materiale per l'evangelizzazione, perché si realizzi il progetto di Dio: "ti adoreranno Signore tutti i popoli della terra!"

* Per noi una particolare e continuata manifestazione di Gesù si ha nella liturgia. Dice S. Ambrogio: "Tu ti sei mostrato a me o Cristo, faccia a faccia. Io ti ho incontrato nei tuoi sacramenti". Soprattutto l'Eucarestia è l'epifania di Cristo, la suprema epifania. Essa non ci mostra solo il Gesù terreno che videro i magi, uomo tra gli uomini, ma il Gesù, morto e risorto, il Gesù Signore universale e glorioso. Lì è racchiusa la luce e la forza della Chiesa, lì ci è dato il pane del cielo, per la vita del mondo.

* Anche noi, bisognosi di verità e di salvezza perché deboli e peccatori, possiamo accogliere il dono di Dio, la sua manifestazione, la sua presenza che è grazia, forza, potenza di Dio nella vita di ciascuno e del mondo.

 

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