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TESTO Commento su Mt 20,17-19

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della II settimana di Quaresima (20/03/2019)

Vangelo: Mt 20,17-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

“In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i Dodici e lungo la via disse loro: “Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà”.”
Mt 20,17-19

Come vivere questa Parola?
Il vangelo di oggi ci presenta tre punti: il terzo annuncio della passione; la richiesta della madre dei figli di Zebedeo e la discussione dei discepoli per il primo posto. È comunque un cammino in salita quello verso Gerusalemme, verso la Passione e la morte. È un cammino di paura nel quale Gesù non risparmia agli apostoli la profezia dolorosa di tutto quanto gli dovrà accadere. E mentre lo predice per i suoi Dodici, lo soffre già in prima persona. E' l'ansia delle sue notti. E' l'oggetto delle invocazioni nella sua preghiera al Padre. Le immagini di quanto avverrà tra poco diventano il film che gli si ripresenta nel quotidiano. Il Figlio di Dio, nell'incarnazione, è divenuto come uno di noi, in tutto uguale a noi fuorché nel peccato. Allora possiamo immaginare la sofferenza della sua anima, il terrore molto simile a quello di coloro che oggi, in carcere, si trovano nel braccio della morte. Anche Lui sente il dramma della solitudine in questo tempo che verrà, ma che già si percepisce così imminente. L'attesa lo rende ancora più spaventoso. Il Maestro sente il bisogno di qualcuno che stia con lui, che lo accompagni, come avverrà nell'Orto degli Ulivi e allora profetizza la realtà dolorosa che lo aspetta. Quasi invito ai suoi perché lo possano seguire e consolare.

Nella preghiera di oggi mi esprimerò con un'invocazione di S. Ignazio di Loyola: “Fa' che ti conosca intimamente, o Cristo, e compagno della tua croce, possa risorgere con te”.

La voce di una mistica
“La croce non è facoltativa né per il mondo né per noi. La croce accettata e la croce presa sono la parte maggiore del nostro lavoro.”
M. Delbrel

Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com

 

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