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TESTO Commento su Sir 27, 8

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VIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (03/03/2019)

Brano biblico: Sir 27,5-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,39-45

In quel tempo, Gesù 39disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? 40Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.

41Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 42Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

43Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. 44Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. 45L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.

“Non lodare nessuno prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. “
Sir 27, 8

Come vivere questa Parola?
In questa domenica sia la prima lettura che il vangelo approfondiscono il tema della parola. Non quella di Dio, ma quella degli uomini. In modo sapienziale, secondo un genere che si esprime a proverbi e brevi sentenze, la parola dell'uomo è qui analizzata per come si esprime e per cosa suscita. La parola che emerge in una discussione, lascia intravedere i difetti di chi sta litigando, come se il discutere fosse un setaccio che separa il buono dal rifiuto. La parola che traduce il ragionare dell'uomo è paragonata alle ceramiche che la fornace (metafora del ragionamento) cuocendo ha dimostrato difettose o perfette. La parola in azione è rivelazione del cuore, della mente e dell'animo delle persone. Essa è sintesi di quanto costruito, elaborato da ciascuno. Si fa carne della nostra carne e rimane il segno che ci contraddistingue.

Signore, tu che hai scelto di essere parola di Dio fatta carne, fa' che le nostre parole trovino senso e significato in Te ed esprimano Te. Contro ogni parola vana, ogni parola sprecata, male detta e ab-usata.

La voce del web
Le parole hanno un loro movimento intrinseco, hanno la capacità di muovere qualcosa nell'altro. Non è un caso che quando si instaura un regime dittatoriale la libertà di parola sia la prima cosa che viene negata. La parola è in grado di smuovere le coscienze, le idee, racchiude in sé il peso di ciò che esprime, ma acquista il suo senso solo quando è “agita”. Ed è solo in questo caso che essa può risultare universalmente comprensibile, poiché è capace di muovere l'altro, colui che ascolta. È solo in questo caso che si compie, portando alla luce ciò che altrimenti rimarrebbe nascosto. È così che la parola forma, educa, plasma, distrugge, uccide, salva, ama, istruisce, consola, guarisce, mobilita. Essa compie la sua missione solo attraverso la presenza dell'altro ed è solo nel dialogo con esso che rivela la sua essenza, dando anche al silenzio il potere di esprimersi.
Tonia Zito in www.connessioniletterarie.it

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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