PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Lc 6,27-31

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

VII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (24/02/2019)

Vangelo: Lc 6,27-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,27-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 27A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.

29A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 30Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

31E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

«Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Dà a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non richiederle indietro. E come volete gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro»

Lc 6,27-31

Come vivere questa Parola?
Siamo al cuore del messaggio evangelico, siamo di fronte alle parole che ogni uomo da sempre ha desiderato udire ma che nessuno aveva mai avuto la forza e il coraggio di pronunciare, prima di Gesù. Sono parole intrise di una potenza che sa di divino, è la legge definitiva che mai sarà equiparata e superata, è la leva che solleva il mondo da tutta la sua greve pesantezza e che lo ribalta completamente, sovvertendo la scala dei valori. L'umanità dovrà d'ora in poi confrontarsi con queste parole, non potrà ignorarle. La loro pregnanza e il loro valore assoluto risiedono nell'intrinseca veracità, nell'attendibilità di chi le ha proferite: l'uomo Gesù le ha sottoscritte con la sua vita. Egli ha dimostrato di essere dalla parte della verità, e chi accetta Lui deve accettare anche tutte le sue parole. Il mistero celato nelle profondità di Dio, la sapienza occulta per la quale si sono messi in moto tanti progetti di ricerca, l'elisir d'immortalità che ha acceso di passione morbosa tanti sapienti e pensatori, è racchiuso e mirabilmente presentato da Gesù in questa speciale rivelazione riservata a “voi che ascoltate”. Tra i tanti esami che magari abbiamo dovuto affrontare nella nostra vita, il confronto con queste parole del Signore è il più duro, il più decisivo: ne va della nostra vita, e della vita degli altri. Non della mia vita a discapito di quella degli altri, ma della mia vita e di quella degli altri insieme.

Molte decisioni e comportamenti della nostra vita sono dettati dell'emozione del momento, dal vantaggio momentaneo che posso ricavare da una certa scelta. Oggi voglio provare a fermarmi e a fare un serio esame di coscienza delle mie scelte recenti, per vedere se rispondono a una logica di opportunismo o se sono conformi a quella morale superiore, “eccessiva”, che il Signore mi chiede, e che è in sintonia con le esigenze vere della mia coscienza.

La voce di un politico
Quando Abramo Lincoln conduceva la sua campagna per la presidenza, uno dei più accaniti nemici era un uomo di nome Stanton... Cionostante Lincoln fu eletto Presidente degli Stati Uniti... Venne il giorno in cui dovette scegliere un uomo per coprire la carica più importante fra tutte, quella di “Segretario della guerra”. Potete immaginare chi scelse per ricoprire questo posto? Proprio Stanton!... Così Stanton divenne “Segretario della guerra” di Abramo Lincoln e rese incalcolabili servigi alla nazione ed al Presidente. Non molti anni dopo, Lincoln fu assassinato. Molti elogi furono pronunziati su di lui. Ma di tutte le grandi cose dette intorno ad Abramo Lincoln, le parole di Stanton rimangono fra le maggiori. Stando presso la salma dell'uomo che una volta egli odiava, Stanton, nel discorso funebre che gli fu affidato, si riferì a lui come ad uno degli uomini più grandi che fosse mai vissuto, e disse: “Egli ora appartiene alla storia”. Se Lincoln avesse odiato Stanton, entrambi sarebbero scesi nella tomba come acerrimi nemici. Ma, col potere dell'amore, Lincoln trasformò un nemico in un amico
Martin Luther King

Don Enrico Emili - enricoemili@tiscali.it

 

Ricerca avanzata  (53947 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: