PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Venite a me, voi che siete affaticati...

padre Romeo Ballan  

XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (03/07/2005)

Vangelo: Mt 11,25-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: 25«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Riflessioni

Ancora una volta siamo nel cuore del Vangelo di Matteo. Il brano odierno viene definito dagli studiosi come la grande manifestazione del mistero di Dio, la più felice sintesi messianica, l'inno di giubilo, il Magnificat di Gesù (in quanto espressione del suo mondo interiore, come il Magnificat lo è per Maria)... In effetti, questa preghiera di Gesù (Vangelo) riprende tutto il programma delle Beatitudini (Mt 5,3s), con particolare attenzione ai poveri, miti, afflitti, misericordiosi, puri, operatori di pace... Come afferma l'autore di Le Petit Prince, "la beatitudine è l'accesso a un punto di vista che unifica l'universo" (Antoine de Saint-Exupéry). Il Vangelo di Gesù viene qui riassunto intorno ad alcuni temi fondamentali: la lode al Padre, Signore e Creatore; la vita di intima comunione della Trinità; l'atteggiamento amoroso ed operoso di Gesù verso la sofferenza umana; la nuova scuola e lo stile del Maestro, che dice a tutti: "Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore e troverete ristoro" (v. 29).

Questi stessi sono anche i temi fondamentali dell'annuncio missionario e della catechesi: la Trinità santa, Gesù Cristo Salvatore, la Chiesa come casa di accoglienza umana e spirituale nella quale gli "affaticati ed oppressi" di ogni tipo, di tutti i tempi e luoghi, trovano sollievo, ristoro e protezione. Una Chiesa che si fa discepola esemplare di Cristo anche in questo, fino al punto di poter dire a tutti i popoli della terra: venite a me voi tutti... imparate da me che sono mite ed umile... troverete ristoro e il giogo vi si farà leggero. È questo il volto autentico ed attraente della Chiesa, l'unico che interessa alle moltitudini, e che i missionari e l'intera comunità cristiana sono chiamati ad incarnare. * Fra le più belle immagini della Chiesa vi sono anche queste due: quella locanda, casa per tutti (pandokeion) alla quale il buon samaritano portò quel poveraccio incappato nei briganti (cf. Lc 10,34); e quella casa che Paolo, giunto a Roma, prese a pigione, dove accoglieva tutti annunziando e insegnando Gesù Cristo con tutta franchezza (cf. Atti 28,30-31).

Per il missionario si tratta di una constatazione quotidiana. Tale è l'immagine che la Chiesa missionaria offre soprattutto nei Paesi poveri del pianeta, ma anche nei meandri delle metropoli più industrializzate. Questo stile di vita e di missione, inaugurato da Gesù, è possibile nella misura in cui lo Spirito di Dio abita in noi (II lettura). Insieme con Lui, uno dei frutti sicuri sarà la pace. Il profeta Zaccaria (I lettura) presenta il sogno di un re giusto, pacifico e umile, che cavalca un asinello e farà sparire i carri e i cavalli da battaglia, con un chiaro programma di pace: "L'arco di guerra sarà spezzato, annunzierà la pace alle genti" (v. 10); sarà un dominio universale, esteso da mare a mare fino ai confini della terra e aperto ad ogni generazione (Salmo responsoriale). S. Agostino segnala ai governanti un criterio di saggezza: "È segno di maggior gloria uccidere le guerre con la parola, anziché gli uomini con le armi; e conquistare la pace con la pace, non con la guerra". Solo in chi è abitato dallo Spirito di Dio, saranno possibili le opere di pace.

Parola del Papa

* "La prima forma di testimonianza è la vita stessa del missionario della famiglia cristiana e della comunità ecclesiale, che rende visibile un modo nuovo di comportarsi. Il missionario che, pur con tutti i limiti e difetti umani, vive con semplicità secondo il modello di Cristo, è un segno di Dio e delle realtà trascendenti. Ma tutti nella Chiesa, sforzandosi di imitare il divino Maestro, possono e debbono dare tale testimonianza, che in molti casi è l'unico modo possibile di essere missionari".
Giovanni Paolo II
Redemptoris Missio (1990), n. 42

Sui passi dei Missionari

- 3/7: S. Tommaso, apostolo, professò la sua fede in Cristo risorto e, secondo la tradizione, evangelizzò l'India.

- 6/7: B. Maria Teresa Ledochowska (1863-1922), lavorò per gli africani e fondò il Sodalizio di S. Pietro Claver.

- 6/7: B. Nazaria I. March Mesa(1889-1943), spagnola, emigrò in Messico; missionaria in Bolivia e Argentina; fondatrice.

- 7/7: B. Pietro To Rot (Papua-Nuova Guinea, 1912-1945), laico catechista, sposato, ucciso dai giapponesi alla fine della II Guerra Mondiale.

- 7/7: B. Maria Romero Meneses (1902-1977), salesiana nicaraguense, dedita alle opere di carità.

- 9/7: SS. Agostino Zhao Rong (+1815) e numerosi compagni martiri in Cina, che in luoghi e tempi diversi, tra il 1648 e 1930 hanno reso testimonianza al Vangelo di Cristo con la vita e la parola.

- 9/7: S. Paolina (Amabile Visintainer) del Cuore Agonizzante di Gesù (1865-1942), italiana, emigrò in Brasile, ove si dedicò alla cura di malati e poveri, per i quali fondò una congregazione.

 

Ricerca avanzata  (54034 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: