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TESTO Commento su Mc 6, 7-10

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della IV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (07/02/2019)

Vangelo: Mc 6,7-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

«Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient'altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.»
Mc 6, 7-10

Come vivere questa Parola?
La missione non è "un darsi da fare" di "battitori solitari", di persone autoreferenziali, ma di gente che vive la comunione, il confronto, la condivisione.
Il messaggio intrinseco della missione è proprio questo: essere testimoni di comunione, del Dio Trinità. Con Gesù si può vivere "insieme" la conversione "dall'IO al NOI", chiamando per nome la "tentazione" di giustificare sempre "il fare da soli, per fare in fretta", piuttosto che "il fare da soli per essere i primi".
Questa lotta contro il male che ci divide e ci isola “trovi le armi” nel voler scegliere sempre il NOI, in nell'aiutarci a tenere sveglio il cuore dall'anestesia delle cose e dalla vanità dell'apparenza e del successo, per ritrovare la freschezza della beatitudine dei "poveri in spirito" che sanno rinunciare a se stessi accogliendo e accettando la propria e altrui debolezza.

Tu ci invii, Signore Gesù, come tuoi testimoni liberi e poveri per essere trasparenza del tuo Regno. Donaci il coraggio di chiamare per nome tutto quello che annebbia e tradisce la comunione. AMEN!

La voce di Papa Francesco
«Nel passo evangelico abbiamo ascoltato come Gesù chiama i suoi discepoli e li invia a portare il Vangelo: è lui che chiama. Il Vangelo dice che chiamò a sé e mandava e dava loro poteri: nella vocazione dei discepoli, il Signore dà il potere: il potere per cacciare gli spiriti impuri per liberare, per guarire. Questo è il potere che dà Gesù. Egli infatti non dà il potere di manovrare o fare grandi imprese»; ma il potere, lo stesso potere che aveva lui, il potere che lui aveva ricevuto dal Padre, glielo consegna. E lo fa con un consiglio chiaro: andate in comunità, ma per il viaggio non prenderete nient'altro che un bastone, né pane, né sacca, né denaro: in povertà! Il Vangelo è così tanto ricco e tanto forte che non ha bisogno di fare grandi ditte, grandi imprese per essere annunciato. Perché il Vangelo dev'essere annunciato in povertà, e il vero pastore è quello che va come Gesù: povero, ad annunciare il Vangelo, con quel potere. E quando il Vangelo viene custodito con questa semplicità, con questa povertà, si vede chiaramente che la salvezza non è una teologia della prosperità ma è un dono, lo stesso dono che Gesù aveva ricevuto per darlo».
Papa Francesco, Meditazione mattutina a Santa Martha, 5 febbraio 2015

suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.

 

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