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TESTO Commento su Matteo 11,25-30

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (07/07/2002)

Vangelo: Mt 11,25-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: 25«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Dalla Parola del giorno

Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.

Come vivere questa Parola?

Viviamo in una società in cui sembra che al potere della scienza ben poco sia precluso. Inoltre questa stessa nostra società è una specie di grande ipermercato dove, con l'onnipotenza del denaro, si viene a capo di tutto. Eppure ciò che conta per il cuore dell'uomo resta precluso proprio specialmente a quanti "credono" di potere e possedere tutto. C'è invece un segreto che è di ordine spirituale, direi mistico. Nel senso che ci introduce al MISTERO più profondo e vitale, ed è espresso nelle parole riportate sopra. Gesù è venuto tra noi dall'intimo del Padre. E' venuto a esprimere il suo amore attraverso un evento che non la mente ma una fede colma di amore può cogliere: la sua Morte-Risurrezione. C'è poi una circolarità di amore tra Padre e Figlio che è anche circolarità di rivelazione: un silenzio colmo di conoscenza amorosa. Non le chiacchiere, non gli elucubrati pensieri del raziocinio, non la presunzione di qualsiasi potere e sforzo personale. Non tutto questo c'introduce in questa misteriosa conoscenza. "Venite a me voi che siete stanchi e oppressi" dice Gesù. La stanchezza del proprio niente e impotenza, l'oppressione di un mondo che non è a misura della nostra sete d'infinito vengono vinte da Lui. "Io vi ristorerò". Infatti proprio in chi, piccolo povero e inadeguato, si disseta in Gesù, sgorga un'acqua che è lo Spirito Santo (cf Gv 11,14), capace di colmarlo di pace, di ristorarlo nelle energie più profonde che vengono dal Padre della vita.

A questo mistero mi aprirò oggi, nella mia pausa contemplativa, con un movimento semplice e nello stesso tempo profondo di Fede.

Rivelami l'Amore del Padre, Gesù! Perch' io possa conoscere Te e farti conoscere a quanti avvicino, con la mia vita pervasa di amore.

La voce del Vaticano II

La profonda verità su Dio risplende a noi nel Cristo, il quale è il mediatore e la pienezza di tutta la rivelazione
Dei Verbum

 

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