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TESTO Commento su Lc 1,39-42

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

IV Domenica di Avvento (Anno C) (23/12/2018)

Vangelo: Lc 1,39-45 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,39-45

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

«In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!»
Lc 1,39-42

Come vivere questa Parola?
Al culmine dell'Avvento troviamo Maria che si fa esempio di come l'incarnazione "apre" - il cuore, la mente, le mani - e non "chiude".
Con Gesù nel cuore si diventa persone in cammino, in costante «uscita", sollecite e delicate.
Se "si porta seriamente dentro la propria vita" Gesù", si vede e si sente"! Maria che porta la Parola divenuta Carne nel suo grembo, non ha bisogno di dire tante parole: saluta, e a quel saluto Elisabetta è ripiena di Spirito Santo e Giovanni sobbalza di gioia.
Entrambi gioiscono, lodano, benedicono Dio per le meraviglie che ha compiuto in Colei che ha creduto, si è abbandonata e affidata alla Sua misericordia.

Signore Gesù, aiutaci ad essere, come tua Madre, tabernacoli viventi! Vieni Signore Gesù!

La voce di Papa Francesco
«In che modo Maria è per la Chiesa esempio vivente di amore? Pensiamo alla sua disponibilità nei confronti della parente Elisabetta. Visitandola, la Vergine Maria non le ha portato soltanto un aiuto materiale, anche questo, ma ha portato Gesù, che già viveva nel suo grembo. Portare Gesù in quella casa voleva dire portare la gioia, la gioia piena. Elisabetta e Zaccaria erano felici per la gravidanza che sembrava impossibile alla loro età, ma è la giovane Maria che porta loro la gioia piena, quella che viene da Gesù e dallo Spirito Santo e si esprime nella carità gratuita, nel condividere, nell'aiutarsi, nel comprendersi. La Madonna vuole portare anche a noi, a noi tutti, il grande dono che è Gesù; e con Lui ci porta il suo amore, la sua pace, la sua gioia. Così la Chiesa è come Maria: la Chiesa non è un negozio, non è un'agenzia umanitaria, la Chiesa non è una ONG, la Chiesa è mandata a portare a tutti Cristo e il suo Vangelo; non porta se stessa - se piccola, se grande, se forte, se debole, la Chiesa porta Gesù e deve essere come Maria quando è andata a visitare Elisabetta. Cosa le portava Maria? Gesù. La Chiesa porta Gesù: questo è il centro della Chiesa, portare Gesù! Se per ipotesi, una volta succedesse che la Chiesa non porta Gesù, quella sarebbe una Chiesa morta! La Chiesa deve portare la carità di Gesù, l'amore di Gesù, la carità di Gesù.»
UDIENZA GENERALE 23 ottobre 2013

suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.

 

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