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TESTO Commento su Is 25, 7-8

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della I settimana di Avvento (05/12/2018)

Brano biblico: Is 25,6-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

«Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l'ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra...»
Is 25, 7-8

Come vivere questa Parola?
La visione di Isaia lascia intravedere un mondo nuovo, il Paradiso e con la sua onirica descrizione ci fa immaginare un monte a cui tutti i popoli, da versanti diversi, stanno arrivando. Lì il velo che li copriva, proteggeva, nascondeva, viene tolto e se c'erano nuvole a coprire le rispettive nazioni, anch'esse si diradano e scompaiono. Questo svelamento afferma la vita come vittoriosa, a dispetto della morte, che è eliminata per sempre. In effetti, cosa davvero è eliminato, è la sofferenza: le lacrime, l'ignominia spariscono, non hanno più motivo di essere. La sofferenza, frutto del primo allontanamento da Dio, mantiene la distanza tra noi e Lui e da soli non siamo più in grado di colmarla. L'incarnazione, l'arrivo del Messia investito di doni spirituali, colma questa distanza da parte di Dio e rende possibile a noi di riconnetterci a lui. Lo si può immaginare come un nuovo atto creativo che aggiunge al primo la conoscenza del bene e del male: il velo strappato permette alle persone di vedere con chiarezza, di riconoscere e di scegliere consapevolmente. La sofferenza è assunta dal Messia e la vita può tornare eterna ed essere desiderata come tale.

Signore, la nostra speranza è in te! Tu ci aiuti a dare significato al soffrire associandolo al tuo e ci prometti di eliminare per sempre ogni lacrima e ogni forma di denigrazione.

La voce di Papa Francesco
Ecco la meta a cui tende la Chiesa: è, come dice la Bibbia, la «Gerusalemme nuova», il «Paradiso». Più che di un luogo, si tratta di uno "stato" dell'anima in cui le nostre attese più profonde saranno compiute in modo sovrabbondante e il nostro essere, come creature e come figli di Dio, giungerà alla piena maturazione. Saremo finalmente rivestiti della gioia, della pace e dell'amore di Dio in modo completo, senza più alcun limite, e saremo faccia a faccia con Lui! (cfr 1Cor 13,12). È bello pensare questo, pensare al Cielo. Tutti noi ci troveremo lassù, tutti. È bello, dà forza all'anima.

Sr Silvia Biglietti FMA- silviabiglietti@libero.it

 

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