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TESTO Missione e' fedelta' d'amore fino al martirio

padre Romeo Ballan   Euntes

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XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (19/06/2005)

Vangelo: Mt 10,26-33 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 10,26-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 26Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

Riflessioni

Al centro del "discorso missionario" di Gesù (Mt 10), il quale invia il suoi discepoli ad annunciare il Regno, vi è la prospettiva concreta e vicina della persecuzione, forse un riflesso dell'esperienza che la comunità dei fedeli già stava soffrendo. Da qui l'insistenza di Matteo nel ricordare per ben tre volte la parola rassicurante del Maestro: 'Non temete gli uomini; non abbiate paura; non abbiate timore' (v. 26.28.31). Queste parole, da sempre, hanno dato coraggio e sostenuto la fedeltà degli annunciatori del Vangelo e dei martiri di tutti i tempi. Tale forza di testimonianza si basa, anzitutto, sulla destinazione universale del messaggio di Gesù: è per tutti i popoli, un messaggio da portare alla luce del sole e da predicare sui tetti (v. 27); sul santo timore di Dio: il senso profondo della Sua santità e maestà comporta che il primo posto corrisponda sempre e soltanto a Colui che ha la parola definitiva sulla salvezza dell'anima e del corpo (v. 28); sulla bontà del Padre che ha cura amorosa anche delle cose piccole, come i passeri, e conta perfino i capelli del nostro capo (v. 29-31); infine sul bisogno di stare uniti e fedeli a Cristo, per amore, e in Lui con il Padre (v. 32-33). *

Il profeta Geremia (I lettura) ha sperimentato l'amarezza e il terrore della persecuzione (v. 10), ma anche la presenza del Signore al suo fianco "come un prode valoroso" (v. 11), al quale egli affida la sua causa (v. 12); per questo invita a lodare il Signore "perché ha liberato la vita del povero" (v. 13). San Paolo (II lettura) rafforza la speranza e la fiducia dei cristiani di Roma mettendo in luce che il progetto salvifico di Dio, a favore di tutti gli uomini, supera qualunque limite imposto dalla storia e dal peccato dell'uomo: molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in Cristo Gesù si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini (cf. v. 15).

La molteplicità di situazioni e di casi di martirio mette in evidenza la cattolicità della Chiesa missionaria che, in ogni tempo e luogo, "deve proseguire il suo pellegrinaggio tra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio" (S. Agostino, De civitate Dei). Possiamo cogliere alcune testimonianze di martiri recenti, che sono stati fedeli nell'annuncio e nella denuncia profetica.

- L'arcivescovo Oscar A. Romero, poco tempo prima di essere assassinato nel 1980 a San Salvador, dichiarò decisamente alle forze dell'ordine: "In nome di Dio e in nome di questo popolo che soffre, i cui lamenti si innalzano fino al cielo sempre più tumultuosi, vi supplico, vi prego, vi ordino: in nome di Dio, cessi la repressione".

- In recenti appelli (2005), gruppi di religiosi dall'Iraq e da altri Paesi del Medio Oriente manifestano una forte preoccupazione per la partenza di numerosi cristiani a causa di nuove forme di persecuzione: "Viviamo in una situazione molto pericolosa. Non possiamo nemmeno uscire per andare alla Santa Messa. Sacerdoti e religiosi sono perseguitati dentro e fuori dalle chiese. Restiamo barricate in casa". È il grido di aiuto delle Suore Domenicane della Presentazione di Mosul, dedite all'istruzione, accoglienza di bambini e ragazzi, assistenza sanitaria. Un monaco caldeo dichiara: "Solo negli ultimi mesi, dopo l'attentato alle Chiese cristiane, sono emigrati oltre 50.000 iracheni cristiani... a causa delle minacce ricevute dai fondamentalisti islamici. La loro colpa? Essere cristiani, cioè della stessa religione dei soldati occidentali".

- P. Luciano Fulvi (75 anni), missionario comboniano, fu ucciso in Uganda la sera del 30 marzo 2004. Lo ricorda così il vescovo della sua Diocesi di origine: "Era consapevole della situazione difficile in cui era stato chiamato a diffondere il Vangelo e a dare testimonianza di Cristo, ma le difficoltà non gli toglievano mai il sorriso, la serenità e l'entusiasmo per la sua missione".

Parola del Papa

* "Il secolo ventesimo è stato un tempo di martirio. Lo ha messo in grande risalto il Papa Giovanni Paolo II, che ha chiesto alla Chiesa di 'aggiornare il Martirologio' e ha canonizzato e beatificato numerosi martiri della storia recente. Se dunque il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani, all'inizio del terzo millennio è lecito attendersi una rinnovata fioritura della Chiesa, specialmente là dove essa ha maggiormente sofferto per la fede e per la testimonianza del Vangelo".
Benedetto XVI

Omelia nella Basilica di S. Paolo, Roma, 25 aprile 2005.

Sui passi dei Missionari

- 20/6: B. Francesco Pacheco e altri 8 compagni martiri gesuiti, condannati al rogo in Giappone (Nagasaki, 1626).

- 21/6: S Luigi Gonzaga (1568-1591), religioso gesuita, morto a Roma assistendo gli appestati. È il patrono della gioventù studentesca.

- 22/6: S. Paolino di Nola (353-431), vescovo e poeta latino, nato in Francia, evangelizzò soprattutto la Campania.

- 22/6: Ss. Giovanni Fisher, vescovo di Rochester, e Tommaso Moro, magistrato: intrepidi difensori della fede cattolica contro le pretese di Enrico VIII, martirizzati a Londra (+1535).

- 24/6: Nascita di S. Giovanni Battista, Precursore del Messia: ne annunciò la venuta e ne preparò il cammino. È modello dei missionari.

- 24/6: B. Maria Guadalupe García Zavala (1878-1963), di Guadalajara (Messico), fondatrice dedita al servizio di poveri e malati.

 

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