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TESTO Gesù offre un viaggio

don Domenico Bruno  

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XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (15/07/2018)

Vangelo: Mc 6,7-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 6,7-13

7Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. 8E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; 9ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. 10E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 11Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». 12Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

È tempo di vacanze e, chi più chi meno, stiamo programmando un viaggetto. Ogni giorno il Signore ci offre un viaggio...

Il viaggio è un momento significativo per la vita di ogni uomo. Il viaggio ha il potere di trasformare qualunque persona: che sia la prima o l'ennesima volta che si viaggi il risultato è sempre lo stesso. Non si torna mai come si è partiti. Ogni viaggio è conoscenza di qualcosa di nuovo, di gente nuova, di situazioni nuove... Ogni volta si torna dal viaggio con un bagaglio esperienziale più ricco.

Importante è sapersi attrezzare per la partenza. Il viaggio ci cambia in proporzione a come lo viviamo e ci adattiamo a esso, più che adattarlo alle nostre esigenze. Del viaggio noi possiamo programmare da dove partire e dove arrivare, ma non ci è dato sapere come arriveremo. Sappiamo cosa lasciamo, immaginiamo cosa troveremo, ma non potremo mai sapere cosa succederà durante il percorso.

Anche la fede è un viaggio... Gesù chiama i suoi amici a viaggiare, a partire, a cambiare. Aderire a questa chiamata significa abbandonare la vecchia vita e andare incontro a una nuova esistenza. Non si può pensare di avere fede senza accettare il cambiamento che essa richiede: se la mia fede resta sempre la stessa e io resto sempre lo stesso, allora è una fede morta, non credo in Cristo, ma in qualcosa che ho costruito da me stesso.

Gesù si preoccupa dei suoi viaggiatori: li manda «a due a due», ovvero non li lascia mai soli, o comunque farà in modo che strada facendo incontreranno un compagno di viaggio; provvede al loro sostentamento, cioè li esorta a non prendere cose superflue, anzi a non preoccuparsi proprio delle cose materiali, ma affidandosi alla provvidenza si potrà ottenere molto più del necessario. E non solo in termini materiali, bensì anche umani oltre che spirituali...

Il Signore invita a prendere solo un bastone (che ci ricorda Mosè): esso è segno della fede alla quale mi devo aggrappare seguendola senza indugio accogliendo tutto ciò che mi porterà.

La fede è il viaggio, ma è anche il mezzo attraverso il quale compiere il viaggio. Essa cambia e cresce nella misura in cui noi, seguendola, ci lasciamo guidare secondo i cambiamenti che essa suggerisce durante il tragitto.

Solo allora potremo anche noi "guarire i malati" e sperimentare ogni altra nostra capacità di compiere miracoli.

-Quale cambiamento sento di dover portare ancora nella mia vita?
-Quanto mi affido alla fede e a ciò che richiede?

-Quanto lascio agire Dio con fiducia nella mia vita e quante volte lo ostacolo?

Telegram: @annunciatedaitetti

Sito: annunciatedaitetti.it

 

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