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TESTO Commento su Gv 16, 23

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della VI settimana di Pasqua (11/05/2018)

Vangelo: Gv 16,20-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

«Ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla.»
Gv 16, 23

Come vivere questa Parola?
La ragione ultima della nostra gioia è vedere Gesù, il suo volto. Già i salmi cantavano “Il tuo volto, Signore, io cerco...”. Vedere Dio, incontrarlo faccia a faccia, è l'esperienza vertice dei credenti. Pochi uomini ebbero la fortuna di vedere Gesù uomo (e magari non lo hanno riconosciuto!). L'esperienza più normale per l'umanità è vivere di desiderio, anelare la vista di Dio. Questo dà motivo e forza nella ricerca di Dio stesso, della verità della sua esistenza. Ma l'immagine di Dio impressa nelle creature accorcia i tempi di questa ricerca. Nel volto di ciascuno possiamo vedere e riconoscere il riflesso del volto di Dio. Divinità ed umanità si confondono nel sorriso, nelle lacrime, nelle espressioni dei volti di chi ci circonda. La ricerca di Dio nella nostra vita si identifica con l'azione che ci spinge a metterci a servizio di un progetto, di una vocazione, della vita. È in queste azioni, nella missione di ciascuno, che si dispiega la domanda e il movimento che ci porta ad incontrare Dio. E quando si inizia a intravedere l'immagine di Dio espressa dai nostri volti, è arrivato il momento in cui la domanda che anima la ricerca di Dio inizia ad essere soddisfatta: Quel giorno non mi domanderete più nulla!

Signore, mostraci il tuo volto, donaci la vera gioia.

La voce di Papa Francesco (Gaudete et exultate)
“Forse che lo Spirito Santo può inviarci a compiere una missione e nello stesso tempo chiederci di fuggire da essa, o che evitiamo di donarci totalmente per preservare la pace interiore? Tuttavia, a volte abbiamo la tentazione di relegare la dedizione pastorale e l'impegno nel mondo a un posto secondario, come se fossero “distrazioni” nel cammino della santificazione e della pace interiore. Si dimentica che «non è che la vita abbia una missione, ma che è missione».”

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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