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TESTO Commento su Mc 14,22-24

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Anno B) (03/06/2018)

Vangelo: Mc 14,12-16.22-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 14,12-16.22-26

12Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. 14Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 15Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». 16I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

22E, mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. 25In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».

26Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

«Mentre mangiavano Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo".

Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro, ne bevvero tutti.

E disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.»
Mc 14,22-24

Come vivere questa Parola?
Con sobrietà e incisività di parole, Gesù compie un gesto di enorme importanza: istituisce l'Eucaristia.
E non si trattava di una bella passeggiata all'aria e al sole, ma di afferrare, noi credenti in un “ambiente divino” dove la regia di tutto è in MISTERO DELL'AMORE più grande: quello della morte e risurrezione di Gesù.
Questo amore di un Dio fatto uomo, che piega la sua realtà divino-umana al punto di ridurla a un vituperio di corpo straziato sul più infamante dei patiboli; adesso consegna questo altissimo mistero a una realtà-alimento, semplicissima ma essenziale nella vita umana: il pane e il vino.
Mi colpiscono oggi qui due cose: tutto avviene a tavola nel semplice quotidiano momento in cui ci si alimenta.
Inoltre tutto diventa emblematico dell'evento più sublime e più importante della storia fino a quel tempo: “L'Alleanza” stipulata tra Dio e Mosè.
Niente di più semplice e - oso dire - niente di più grande che questo tramutare pane e vino nientemeno che nel Corpo e Sangue.
È questa la sostanza del MISTERO PIU GRANDE: L'ALLEANZA NUOVA DI CHI, AVENDOCI AMATI, sempre intensamente, CI AMÒ FINO ALLA FINE.

E questa l'intramontabile luce del TUO MISTERO, GESU! Non permettere che io accantoni mai la frequenza della Santa Messa. Che non cada nell'abitudine ma cresca invece nell'amore, in forza del quale la celebrazione del Mistero Eucaristico è continua novità di vita divino - umana.

La voce del Papa
L'Eucaristia, sebbene costituisca la pienezza della vita sacramentale, non è un premio per i perfetti ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli.
Papa Francesco

Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org

 

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